
Sopra, una fase del match,. dietro i tifosi biancorossi; sotto la formazione iniziale dorica nel match di ieri a L’Aquila
L’Aquila 0Ancona 0 (4-3-3): Michielin; Gueli, Alessandretti, Brunetti (34’ st Aversa), Di Santo; Del Pinto (18’ st Maglione), Scognamiglio, Zuccherato (23’ st Misuraca); Banegas, Persano (18’ st Belloni), Giampaolo (37’ st Russo). A disp. Negro, Tropea, Mantini, Savor. All. De Feudis. ANCONA (3-5-2): Laukzemis; Rovinelli, Codromaz, Magnanini; Azurunwa (18’ st Marino), Useini, Gulinatti (41’ st Gianelli), Alluci, Pecci; Martiniello (34’ st Battistini), Varriale (34’ st Belcastro). A disp. Bellucci F., Bellucci N., Merighi, Sare, Bikovskis. All. Gadda. Arbitro: Morello di Tivoli. Note - Ammoniti: Magnanini; spettatori: 1400 compresi oltre 200 anconetani; recuperi: 0’ + 5’.
Finisce con un pari senza gol, fotocopia dell’andata, la sfida tra L’Aquila e Ancona. I dorici soffrono per 95’, ballano in difesa nel primo tempo, meglio nella ripresa, ma tengono duro sino in fondo, quando nell’ultimo minuto di recupero tocca a Laukzemis metterci una pezza per salvare il risultato. Tutto sommato per l’Ancona è un buon punto, per come è maturato e per le occasioni create dagli avversari, anche se non riesce a impedirle di scivolare al sesto posto in classifica, dunque fuori dalla zona playoff, a causa della vittoria del Fossombrone.
Ancona sesta, ma capace con una prova non certo da annoverare tra le migliori della stagione, di strappare con i denti un punto anche a L’Aquila. I dorici soffrono per tutta la partita, faticano a costruire gioco a centrocampo, commettono molti errori concedendo all’Aquila numerose occasioni da gol, non riuscendo quasi mai a rendersi pericolosi in area avversaria.
Una partita di sacrificio, con Pecci e Azurunwa, preferito a Marino e Bugari, chiamati spesso e volentieri ad aiutare in fase difensiva più che a distendersi sulle fasce. Senza il supporto degli esterni l’Ancona non riesce quasi mai a costruire palloni giocabili per Martiniello e Varriale. Gioca un buon quarto d’ora e costruisce l’unica palla gol: bella giocata di Martiniello per Pecci, la palla giunge ad Alluci che impegna Michielin, poi Varriale viene murato dalla difesa aquilana. Poi è l’Aquila che prende progressivamente in mano l’iniziativa e crea occasioni a ripetizione. Prima con Persano, poi con Giampaolo di testa fuori, dopo la mezz’ora ancora con l’ex Ancona che si ripete fallendo una conclusione che è un rigore in movimento e sbagliando ancora a tu per tu con Laukzemis in chiusura di primo tempo.
Nella ripresa l’Ancona trova maggiore equilibrio nel reparto arretrato ma continua a non pungere in avanti, i numerosi cambi da entrambe le parti non modificano il canovaccio della partita. Così nel finale tocca a Laukzemis salvare il risultato su Russo regalando un punto tutto sommato meritato all’Ancona.