Lamborghini, l’imprenditore che accelera

Sigillo d’Ateneo all’industriale che negli ultimi decenni ha saputo rilanciare e dilatare i confini del proprio brand

Lamborghini, l’imprenditore che accelera

Lamborghini, l’imprenditore che accelera

"La mia storia è tutta una brand extension: un prodotto pubblicizza l’altro": una sintesi della vita lavorativa di Tonino Lamborghini (Cento, 1947) fatta da lui stesso ieri dopo aver ricevuto il Sigillo d’Ateneo dalle mani del magnifico rettore Giorgio Calcagnini. La ragione del premio infatti risiedeva proprio nella continua estensione di prodotti diversi e di categorie lontanissime tra loro che Lamborghini ha operato e tuttora continua a fare.

E la lectio magistralis non poteva che essere dunque il racconto, peraltro stringato, delle continue innovazioni e creazioni che col suo marchio ha messo sul mercato dal 1981 in avanti. "Sono arrivato all’università per caso – ha esordito Lamborghini – grazie a un amico che era iscritto e mi aveva portato a un’ora di lezione. Non avevo ancora la laurea che mio padre un giorno mi diede le chiavi dell’azienda e mi disse “Mi ritiro, ci vediamo il 31 dicembre col bilancio“. Andò bene. Iniziai addirittura ad acquisire altre ditte similari, indebitandomi. Però desideravo uscire dall’ambito famigliare, interessandomi al settore di orologi, profumi e occhiali. Nonostante avessi le possibilità, cominciai con 20 milioni, una cifra ridicola, in un garage con una macchina da scrivere e l’aiuto di un pensionato e di mia cugina. In quegli anni nessuno faceva brand extension, e il mio nome era un’arma a doppio taglio perché era sì noto al pubblico, ma giornali e riviste mi dicevano di tornare alle caldaie e ai trattori. Però il mercato mi ha premiato. Poi fui il primo a fare miniauto elettriche con batterie al litio; poi in Cina ho fatto scooter elettrici. A quel punto ho pensato al caffè, che era l’emblema dell’Italia nel mondo. Poi si sono aggiunte la vodka, l’energy drink, i vini. E ancora, ho aperto caffetterie brandizzate. Poi sono venuti gli hotel Lamborghini e l’ultima novità sono gli edifici brandizzati, in cui oltre al mio nome c’è tutta l’Italia: dai marmi al design, dalle poltrone ai mobili, dalle cucine ai tessuti. Ho lavorato e lavoro soprattutto con l’estero, facendo azzardi e spesso i debiti. Ma ecco, questa è la mia vita e la mia imprenditorialità".

Il rettore Calcagnini si è detto "contento di assegnare in pochi giorni due sigilli a imprenditori come Lamborghini e Moratti, che rappresentano una sintesi dell’uomo moderno simile a quello rinascimentale, attenti a unire aspetti diversi del sapere, della scienza e della cultura. Lamborghini in particolare, imprenditore geniale e versatile, ha saputo costruire un percorso basato su innovazione e nuovi modelli di sviluppo".

Giovanni Volponi