REDAZIONE PESARO

L’alta velocità nelle Marche. Baronciani: "Né fondi né progetti". Acquaroli: "Novità entro l’anno"

All’assemblea di Confindustria il tema delle infrastrutture al centro del dibattito. E oggi sarà Ricci a parlarne. Premiate le aziende: Sigillo dell’Ateneo di Urbino a Cariaggi.

L’alta velocità nelle Marche. Baronciani: "Né fondi né progetti". Acquaroli: "Novità entro l’anno"

All’assemblea di Confindustria il tema delle infrastrutture al centro del dibattito. E oggi sarà Ricci a parlarne. Premiate le aziende: Sigillo dell’Ateneo di Urbino a Cariaggi.

Nel corso dell’assemblea annuale di Confindustria provinciale, che quest’anno si è tenuta nel ristrutturato teatro di Cagli, tra i tanti temi toccati anche quello riguardante il sistema delle infrastrutture. Punto, questo, affrontato assieme ad altre tematiche dal presidente provinciale degli industriali Alessandra Baronciani. E non poteva non emergere il problema della ferrovia Adriatica. Su questo argomento è intervenuto anche il presidente della Regione Francesco Acquaroli che ha annunciato e auspicato "importanti novità per la fine dell’anno sul progetto dell’alta velocità che correrà per tappe, da Bologna a Rimini e da Rimini fino ad Ancona fino ad arrivare a Lecce". Il presidente della Regione ha discusso di tutto ciò (e di tanto altro) davanti agli industriali della provincia, dopo aver spiegato il motivo per cui è stato bocciato il progetto del by-pass ferroviario Pesaro-Fano per un miliardo e 800 milioni sponsorizzato dall’ex sindaco Matteo Ricci "che ha trovato contrari tutti i sindaci anche per l’elevato numero di treni merci in transito: uno ogni 8 minuti", ha detto Acquaroli. Insomma avanti con il progetto dell’alta velocità per tutte le Marche. Oggi è previsto il secondo round, perché a parlare di ferrovia sarà proprio Ricci.

Anche il presidente Alessandra Baronciani ha toccato il tema delle infrastrutture. E sotto questo aspetto ha ringraziato la Regione "per aver dato vita a numerosi cantieri e progetti bloccati da anni come la Fano-Grosseto".

Una Baronciani che ai numerosi associati presenti aveva anche sottolineato, prima dell’intervento di Acquaroli, che a proposito di rete ferroviaria, "ad oggi non esistono né progetti né risorse". Baronciani, cambiando fronte, si è fatta inoltre portavoce di molti imprenditori affinché alle imprese delle Marche danneggiate dall’alluvione siano garantiti gli stessi trattamenti riservati a quelli dell’Emilia Romagna".

Altro tema: "Facciamo un po’ fatica – ha detto la presidente – ad accettare che per seguire il consenso dei populismi vengano bloccati progetti necessari a

supportare le imprese o che la burocrazia di circostanza e ideologica blocchi i permessi quando dobbiamo costruire nuovi immobili, nuovi capannoni o facciamo richiesta per qualche infrastruttura necessaria per lo sviluppo delle nostre attività".

Nella sua relazione ad ampio raggio, Baronciani ha inserito anche la richiesta del potenziamento della dogana di Pesaro al fine di portarla a sede di primo livello, come Ancona. "Lo abbiamo fatto ha detto la Baronciani – forti di una circostanza poco nota: le pratiche doganali di esportazione ogni anno realizzate a Pesaro sono quasi alleneate a quelle della città capoluogo e questo deriva dal fatto che la nostra provincia, per quello che riguarda le imprese manifatturiere, abbia un numero di partite Iva superiori ad Ancona, mentre per l’export siamo la seconda realtà regionale".

Nel corso dell’evento, l’università di Urbino ha assegnato il Sigillo d’Ateneo all’imprenditore Pier Giorgio Cariaggi, presidente e amministratore delegato di Cariaggi Lanificio. Nel teatro comunale hanno ricevuto il premio anche Costruzioni Perlini di Vallefoglia per i 70 anni di iscrizione all’associazione; Mep di Pergola, Mobili D’Angeli e Tecnolegno di Pesaro per i 50 anni di iscrizione; Fiam di Tavullia e Macmazza di Pesaro per i 40 anni; Frantoio Valle Foglia di Montelabbate, Inerti Sviluppo Italia di Urbania e Saint Andrews di Fano per i 35 anni di iscrizione; Centrale Spa di Pesaro e Protecno di Mondolfo per i 25 anni di iscrizione.