SOLIDEA VITALI ROSATI
Economia

L’acqua schizza da 214 a 648 euro: "Purtroppo non ci resta che pagare". "Non ci sono mai, sborso il doppio"

Storie di ordinaria sopravvivenza. La triste sorpresa in un condominio. "Nessun errore, cifra corretta"

Deborah Siracusa, pesarese, titolare di una parrucchieria, in via Milano (Foto Toni)

Deborah Siracusa, pesarese, titolare di una parrucchieria, in via Milano (Foto Toni)

Pesaro, 4 gennaio 2024 – Come vi sentireste se, abituati a pagare 214,09 euro, vi trovaste tra le mani una bolletta dell’acqua per 648,84 euro da pagare entro l’8 gennaio? Anche ad avere le spalle larghe, in testa si affollerebbero molti dubbi, domande e perplessità. Tanto che Giorgio Canfora, inquilino del condominio di strada Valserpe 2, ricevuta la bolletta s’è catapultato allo sportello clienti di Marche Multiservizi augurandosi che si trattasse di un errore e sperando in un miracolo.

"Purtroppo – dice il pensionato che in casa vive con la moglie – il tecnico di MMS ha verificato: la bolletta è esatta. Non c’è nulla da fare, se non pagare. Ma noi, gli inquilini della trifamiliare in cui abitiamo, siamo sempre gli stessi e non abbiamo cambiato abitudini: eppure il costo, secondo i calcoli fatti con mia nipote, avvocato, è lievitato di un 30%. Se si considera che oltre all’acqua, da pagare c’è tutto il resto, si capisce di conseguenza il disagio che un cittadino normale prova al giorno d’oggi".

Canfora entra nel dettaglio: "Oltre alla mia quota d’acqua, sui 150 euro, dovrò pagare 370 euro tra luce e gas: ci rendiamo conto? I due ultranovantenni, oltre alle utenze, con la pensione devono pagare la badante. Ma come si fa? E’ una società, questa, che sta regredendo a discapito dei più fragili".

Per Canfora, il problema è nel calcolo delle eccedenze: "Pensare che ogni persona possa consumare solo 20 metri cubi è irrealistico: basta farsi un bagno alla settimana per esaurire la quantità d’acqua che viene fatturata al prezzo base. Superata quella soglia ci sono due scaglioni per le eccedenze a prezzo maggiorato. Se noi del condominio avessimo pagato il nostro consumo a prezzo base avremmo pagato 150 euro in meno, almeno".

Il condominio è a Cattabrighe: vi abitano tre nuclei familiari, per nove persone in tutto tra cui i coniugi Canfora; una mamma con il figlio nel secondo appartamento e nel terzo un padre con gli anziani genitori – ultranovantenni – e i due figli. "Questo condominio – spiega Eleonora Barbieri, nipote di Canfora – a gennaio 2024 pagava 214,09 euro di servizio idrico. Un anno dopo, invece, dovrà esborsare 648,84 euro. Parliamone". In questi giorni sui social network non si fa altro: è molto difficile accettare la spiegazione data da Aato 1 e da Marche Multiservizi che gli aumenti in bolletta, dal 2023 al 2024, siano stati dell’8% e non di più. Secondo quanto confermato dall’ingegnere Michele Ranocchi, direttore dell’Autorità d’ambito, l’assemblea con tutti i sindaci della provincia, le tariffe applicate nel 2024 devono tenere conto dell’aumento dell’8% in bolletta, riconosciuto dall’Autorità nazionale Arera a Marche Multiservizi, a dicembre 2023, per coprire i maggiori costi affrontati nel 2022 a seguito dei fenomeni inflattivi internazionali che hanno determinato i rincari energetici e dell’aumento delle materie prime.

"E’ chiaro che le bollette sembrano registrare aumenti, in valore assoluto, molto più alti del semplice 8%. Tra i cittadini c’è confusione e disorientamento – osserva la consigliera Giulia Marchionni, presidente della commissione comunale partecipate –. Convocherò un’altra volta i vertici di Aato e di Marche Multiservizi".

Anche al Carlino arrivano segnalazioni. Marco Vampa, titolare del bar di famiglia a Muraglia, gira e rigira nervosamente il bollettino da 948,17 euro da pagare entro il 17 gennaio. "Mi sarei aspettato i soliti 400 euro di bolletta – sbotta – non questa sberla. L’ho fatta verificare: è corretta". Deborah Siracusa è passata dai 28,39 euro di bolletta (dicembre 2023) ai 47,72 euro (dicembre 2024). "A casa vivo da sola e non ci sono mai perché lavoro tutto il giorno – dice Siracusa, titolare di una parrucchieria in via Urbania, in zona via Milano –: vorrei sapere come si spiega un aumento del genere".