Una settimana turbolenta, cominciata mercoledì scorso con le dimissioni di Pino Sacripanti, si conclude sul parquet di Forlì (palla a due alle ore 21) alla ricerca di una vittoria che potrebbe portare un po’ di sollievo in una situazione complicata. Perché la stagione, partita con la speranza di combattere nei quartieri alti, è cominciata subito in salita: prima l’infortunio di un giocatore importante come Petrovic, poi l’addio dell’allenatore su cui si era puntato per il progetto di risalita al piano di sopra. Baioni si è trovato fra l’incudine e il martello, ha scelto di mantenere il suo ruolo di vice e va rispettato. Stasera contro l’Unieuro toccherà ancora a lui condurre la squadra in attesa dell’arrivo del nuovo allenatore, che verrà ufficializzato domani, e si cercherà di fare il possibile per fare una buona figura, visto che la partita è anche in diretta su Rai Sport (canale 58 del digitale terrestre), visibile in chiaro sul territorio nazionale.
Una sfida complessa soprattutto sotto il profilo psicologico, perché una squadra non può non risentire di tutto ciò che le succede attorno. Ma sarà importante anche fare attenzione ai dettagli tecnico-tattici per provare a competere, come sottolinea proprio Baioni: "Forlì è nettamente prima nei rimbalzi totali, con 8 in più della seconda. Ha grande taglia, fisicità, quindi abbiamo una prova del nove davanti a noi. Bisogna lavorare di squadra su questo fondamentale e andare anche noi a rimbalzo d’attacco. Una sfida differente da quella di sabato, proprio per le caratteristiche di Forlì, diverse da quelle di Rieti. Ci servono poche cose chiare per provare a portare a casa una partita di importanza capitale per noi, ma la nostra energia dovrà essere costante per 40 minuti".
Oggi tutte le forze sono sulla partita, poi si volta pagina. Nella giornata di ieri è stato trovato l’accordo con Spiro Leka, che ha accettato con entusiasmo la proposta di riprendere in mano il filo interrotto nel 2018, quando portò in salvo la Vuelle, subentrando in corsa, al termine di una stagione da brividi. Il coach albanese, ormai pesarese d’adozione dagli anni Novanta, rientrerà dunque dagli Usa, dove ricopriva un ruolo all’interno dello staff tecnico della Columbus University di New York, il college in cui aveva terminato la stagione scorsa, ottenendo la riconferma. Un compito difficile, anche perché arriva inatteso - viste le tempistiche della stagione cestistica - e mentre stava facendo altro, dall’altra parte del mondo. Ma Spiro Leka è uno a cui piacciono le sfide.
Elisabetta Ferri