SOLIDEA VITALI ROSATI
Cronaca

"La vera svolta ci sarà solo con la pista ciclabile di via Timavo"

Il presidente del quartiere Q5 - Vismara, Cattabrighe, Torraccia, Claudio Salucci, sottolinea l'importanza della nuova ciclabile di via Timavo per migliorare la sicurezza e la mobilità, auspicando un cambiamento significativo nel quartiere.

"La vera svolta ci sarà solo con la pista ciclabile di via Timavo"

Salucci, presidente uscente, con alle spalle il. cavalcaferrovia di via Mondini

Claudio Salucci, 67 anni, di cui la metà spesi in servizio al 118 è il presidente uscente del quartiere, Q5 – Vismara, Cattabrighe, Torraccia – che conosce come le sue tasche. Tanto che ci tiene a citare anche i centri urbani di Tre Ponti e Roncaglia. Su dove far iniziare il viaggio riguardo alle migliorie conquistate Salucci non ha dubbi: "Il punto di svolta, in termini di sicurezza – dice – sarà quando l’amministrazione terminerà la pista ciclabile di via Timavo. Il cronoprogramma è rispettato. Il Comune ha intercettato i fondi per realizzarla ed è riuscito ad avere l’autorizzazione delle Ferrovie al fine di scavare il sottopasso per dare sfogo alla nuova ciclabile".

Perché è così importante la ciclabile di via Timavo?

"Perché darà un’alternativa ai pedoni e ai ciclisti che oggi sono costretti a passare su uno snodo ad alta intensità di traffico e smog come il cavalcaferrovia di via Mondini. Si tratta di una strada senza marciapiedi e teatro di incidenti. Più di una conquista, mi sembra addirittura che il quartiere vivrà una svolta".

La ciclabile, poi collegherà la parte nord della città alla zona mare...

"Sì. Dobbiamo pensare al grado di autonomia che conquisteranno quanti non usano l’automobile come i giovani".

Quali le migliorie da fare?

"In generale servono azioni, tra strutture e iniziative, che possano agevolare l’aggregazione. Torraccia senza servizi per la socialità rischia di essere un’area dormitorio".

Pensando a Cattabrighe?

"Credo che il quartiere dovrà indirizzare l’amministrazione a metter mano alla viabilità caratterizzata dalle tre rotatorie: le due che collegano strada della Romagna con la Fornace Mancini e la terza di Cattabrighe alta verso Gabellini"

Quali modifiche?

"Le rotatorie ideate come sono oggi non funzionano a pieno: gli automobilisti non rallentano perché vanno dritto per dritto. Inoltre è diventato impossibile accostare a lato, dove ci sono le abitazioni proprio per il flusso veloce e intenso: i residenti non riescono a scaricare neanche la spesa dalla propria auto".