Non è legata all’inquinamento la schiuma comparsa ieri (foto) lungo le coste fanesi, ma un fenomeno naturale che "sapona" l’acqua. "E’ schiuma che si genera quando c’è una mareggiata improvvisa - spiega il professor Corrado Piccinetti, per oltre 20 anni direttore del Laboratorio di Biologia Marina e Pesca dell’Università di Bologna a Fano -: si rompono le cellule del fitoplancton e liberano un po’ di tensioattivi. Questo determina schiume, come quella di detersivi, ma stavolta sono prodotte dalla rottura di alghe unicellulari, invisibili a occhio nudo, che vivono in sospensione nelle acque. Nella nottata c’è stato mare mosso e le onde che si sono rotte nella battigia hanno provocato il fenomeno. Calmandosi il mare, si disperderà. In un paio d’ore o al massimo uno o due giorni, a meno di una nuova mareggiata, dovrebbe sparire tutto". L’acqua è quindi balneabile ma è come se ci fosse dentro ’detersivo vegetale’. "E’ un fenomeno diverso dalla mucillaggine - conclude Piccinetti - che è invece una secrezione di alcune cellule, nel momento della riproduzione. Questa schiuma invece è legata alla rottura di alcune cellule: quando si sbatte l’acqua vicino alla riva o su una scogliera si liberano queste sostanze che modificano la tensione superficiale dell’acqua creando schiuma".
ti.pe.