La Prefettura guarda "oltre": un progetto per l’accoglienza

Presentato il progetto "Accordi" a Pesaro e Urbino per migliorare l'accoglienza e l'inclusione dei cittadini di Paesi terzi, con focus su governance territoriale, lavoro e salute.

La Prefettura guarda "oltre": un progetto per l’accoglienza

Foto di gruppo per la presentazione

È stato presentato ieri il progetto "Accordi- Accoglienza di qualità a favore dei cittadini di Paesi terzi nella Provincia di Pesaro e Urbino", che vede la Prefettura di Pesaro e Urbino in qualità di capofila e la partecipazione come partner di "L’Africa Chiama" e di "Iscos Marche". Finanziato dal Fondo asilo migrazione e integrazione, ha preso formalmente l’avvio lo scorso maggio, con durata di 18 mesi e con obiettivi principali il potenziamento della governance territoriale dell’immigrazione, la promozione dell’inclusione socio-lavorativa e la realizzazione di attività a tutela della salute dei cittadini di paesi terzi.

Alla presentazione a Palazzo Ducale, oltre al viceprefetto vicario Antonio Angeloni e al viceprefetto Donatella Corvatta, c’erano Moreno Benini dell’Istituto psicoanalitico per le ricerche sociali di Roma e consulente del Fami, Serena Pigliapoco de "L’Africa Chiama" e Michela Glorio di Iscos Marche. Fra i relatori anche il sindaco di Carpegna, Mirco Ruggeri, la consigliera comunale di Carpegna Ebe Francioni, e Monja Mariotti, referente del Cpt - Scuola Edile di Pesaro e Urbino. Il progetto "Accordi" vede il coinvolgimento del Consiglio territoriale per l’immigrazione e di vari soggetti, pubblici e privati coinvolti nelle politiche per l’integrazione. I mutevoli scenari del fenomeno dell’immigrazione necessitano sempre più una governance territoriale consolidata, per questo sei nuove unità del progetto Accordi supporteranno gli uffici prefettizi nell’attività dello Sportello unico per l’immigrazione e nei servizi del settore dell’accoglienza, potenziando le attività di progetto tra cui i tre tavoli di rete nella salute, inclusione, specifiche attività formative per operatori pubblici e privati e per la miglior fruizione dei servizi da parte degli immigrati.