La pittura che racconta l’umanità. Osvaldo Licini e il volo dell’anima

Domani pomeriggio la Fondazione Carifano inaugura la mostra sul celebre pittore marchigiano

La pittura che racconta l’umanità. Osvaldo Licini e il volo dell’anima

Da sinistra, il prof Stefano Papetti e il presidente della Carifano, Giorgio Gragnola

Errante, erotico, eretico… come amava definirsi il suo autore. S’inaugura venerdì (con la lectio magistralis del suo curatore Stefano Papetti, alle 18 alla Pinacoteca San Domenico) la mostra ideata da Carlo Bruscia “In volo con Licini - Un angelo verrà a prendermi“ allestita nelle sale di Palazzo Bracci Pagani dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Fano e visibile con ingresso gratuito fino al 27 ottobre. Una quarantina di opere dell’artista marchigiano (pittore e scrittore 1894-1958) tra i principali esponenti italiani del primo Novecento, le cui opere spaziano tra diversi generi: dai paesaggi ai ritratti e nature morte nel primo periodo figurativo, per poi approdare negli anni Trenta all’astrattismo e infine assestarsi su un genere molto personale denominato da lui stesso "fantastico".

Per Licini, la pittura non doveva essere razionale, ma piuttosto doveva nascere da impeti creativi: da qui, dunque, l’eterogeneità della sua produzione. "L’esposizione si compone di tre sezioni – ha spiegato nella conferenza stampa di presentazione il professor Papetti, direttore dei Musei di Ascoli che hanno fornito gran parte delle opere esposte, altre vengono dal Mart di Rovereto –: una figurativa che caratterizza i primi anni della sua produzione, una che lo vede protagonista dell’astrattismo italiano pur interpretando la ricerca geometrica in modo assai autonomo e infine una dedicata alle più note icone liciniane degli Angeli Ribelli (figure autobiografiche di essere alati dotati di corna e coda) e le Amalassunte (visioni lunari che nel nome uniscono la perfidia della regina dei Goti alla bontà della Vergine Maria) che caratterizzano gli anni Quaranta della sua produzione, che approda ad una sorta di personale interpretazione del Surrealismo".

Attorno alla mostra "che continua l’impresa – sottolinea il presidente della Fondazione Carifano Giorgio Gragnola – di portare a Fano il meglio dell’arte contemporanea lungo la linea della più consapevole conoscenza di quanti nel territorio ne sono stati protagonisti per qualità ed eccellenza", oltre alla lectio di Papetti sono previsti altri due incontri di approfondimento: sabato 14 settembre Francesco Sberlati (Cattedra di Filologia - Università di Bologna) affronterà il tema del rapporto con Leopardi in “Amalassunta è la Luna - Licini e il sarcasmo di Leopardi“ mentre in occasione della cerimonia di chiusura sabato 26 ottobre Daniela Simoni (Direttrice Casa Museo e Centro Studi “O. Licini“- Monte Vidon Corrado) spiegherà “Le origini dell’astrazione in Italia. Licini e la Galleria del Milione“.

La mostra sarà visitabile fino all’8 settembre tutti i giorni (tranne lunedì) dalle 21 alle 23. In seguito venerdì, sabato, domenica dalle 17,30 alle 19,30. Tiziana Petrelli