NICOLA PETRICCA
Cronaca

La marcia della pace: "Sostenerla in strada è un atto quasi sovversivo"

L’arcivescovo Salvucci oggi alla testa del corteo: previste 1500 persone "Sarà una goccia nell’Oceano, ma non rinunciarvi è già un segno positivo".

L’arcivescovo Salvucci oggi alla testa del corteo: previste 1500 persone "Sarà una goccia nell’Oceano, ma non rinunciarvi è già un segno positivo".

L’arcivescovo Salvucci oggi alla testa del corteo: previste 1500 persone "Sarà una goccia nell’Oceano, ma non rinunciarvi è già un segno positivo".

Pesaro, capitale italiana della cultura per un ultimo giorno, diventerà oggi anche capitale italiana della cultura di pace. Parole dell’arcivescovo di Pesaro e Urbino-Urbania-Sant’Angelo in Vado, monsignor Sandro Salvucci, in vista dell’arrivo, oggi, della 57ª Marcia nazionale per la pace, evento organizzato da Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace, Caritas Italiana, Azione Cattolica, Pax Christi Italia, Movimento dei Focolari, Agesci, Acli, Libera.

Una prima volta per la città, che Salvucci ha fortemente voluto, in chiusura di un anno così significativo. Arcivescovo, un’iniziativa importante al termine di un periodo altrettanto importante, per Pesaro...

"Viverla qui, al culmine dell’anno della cultura, è estremamente significativo. In fondo, la nostra città ha una lunga tradizione di solidarietà, anche attraverso la presenza di tanto volontariato e associazionismo, e una vocazione all’inclusività".

Quanta partecipazione vi aspettate?

"Abbiamo stimato circa 1500 partecipanti, poi però dipenderà da molti fattori e dalla risposta a livello locale. Il punto di questa manifestazione è semplice: il non stancarsi di sognare la pace, ma anche di adottare stili di vita e comportamenti consapevoli affinché ciascuno che prenderà parte a questo evento si faccia poi portatore e promotore di una cultura di pace. Ovviamente ha un valore simbolico, l’essere presenti significa manifestare il proprio desiderio di pace tra i popoli, nella consapevolezza che sia una goccia nell’oceano, ma, come diceva madre Teresa di Calcutta, non rinunciare a essere goccia è già un segno positivo di presenza e di presa di posizione personale".

Questo evento fa da ponte con un altro anno speciale…

"Il valore della manifestazione è legato alla continuità che ha dal tempo in cui nacque, collegata alla Giornata mondiale per la pace istituita da papa Paolo VI nel 1968, e quest’anno è particolarmente significativa perché connessa al Giubileo. Un anno legato alla remissione dei debiti: infatti, il tema della 57ª marcia sarà ‘Rimetti a noi i nostri debiti, concedi a noi la tua pace’. Questo messaggio vuole anche dire che la pace non è solo frutto dell’impegno umano, perché vediamo che l’uomo, nonostante custodisca un anelito alla pace, in realtà poi prepara la guerra. Se vuoi la pace, bisogna preparare la pace. Questo tema, insieme a giustizia, disarmo e perdono, sarà messo in evidenza con le testimonianze che accompagneranno la marcia. Oggi, manifestare a favore della pace è quasi un atto coraggioso e sovversivo. Mai come in questi ultimi anni, chi la propugna è tacciato quasi in maniera negativa dall’opinione pubblica dominante di non avere i piedi a terra. Una pace, sì, ma giusta: manifestare vuol dire credere necessario, oltreché possibile, stabilire tra i popoli una concordia che miri a una prospettiva di fraternità universale. Vorrei però sottolineare una cosa".

Prego…

"La Marcia è promossa e portata avanti dal mondo cattolico e poi dalle associazioni cattoliche, tuttavia, essendo il tema della pace non confessionale, bensì trasversale e universale, ovviamente essa non ha un brand cattolico, ma è di tutti ed aperta a tutti coloro che, persone di buona volontà, abbiano a cuore la pace".