REDAZIONE PESARO

La lezione di Giorgia: capire e amare la vita

La studentessa 26enne di Gallo di Petriano invitata a Montefelcino. Il confronto con gli studenti dell’istituto scolastico “Anselmo Bucci“.

La studentessa 26enne di Gallo di Petriano invitata a Montefelcino. Il confronto con gli studenti dell’istituto scolastico “Anselmo Bucci“.

La studentessa 26enne di Gallo di Petriano invitata a Montefelcino. Il confronto con gli studenti dell’istituto scolastico “Anselmo Bucci“.

Ci sono incontri che obbligano a ridefinire le priorità di ciascuno. Quello con Giorgia Righi, 26enne di Gallo di Petriano che non si è lasciata fermare da una malattia neurodegenerativa contratta all’età di nove anni, è uno di quelli.

Già, perché ti obbligano, tu "normodotato", a considerare se davvero ti stai gustando la vita appieno, pur con tutte le difficoltà e i dispiaceri, anzi proprio e nonostante gli uni e le altre. Un incontro del genere c’è stato giorni fa nella chiesa parrocchiale di Montefelcino, organizzato dall’Istituto scolastico comprensivo Anselmo Bucci.

È stata una mattinata densa di emozioni, la conferma che la scuola, quando può contare su dirigenti e docenti di spessore e sensibilità, è in grado lasciare tracce durature nella formazione dei più giovani. L’incontro con Giorgia rientrava nel progetto “Celebrare l’inclusione nella nostra scuola“, che ha visto promotrici le prof Maria Luisa Passarelli e Monica Pierini. L’iniziativa ci pare abbia avuto ampio successo, come dimostrato dall’attivo e attento coinvolgimento degli alunni, sia delle elementari che delle medie.

Per loro Giorgia è un tangibile punto di riferimento: la plastica dimostrazione che con la volontà si può superare quasi tutto, solo che si abbia il coraggio o l’incoscienza di guardare alle cose fuori dagli schemi consolidati di una società che ci vorrebbe tutti uguali, tutti finti e tutti felici in un modo solo, possibilmente quello del consumatore ebete delle pubblicità.

S’è detto, Giorgia si muove in carrozzina per via di una malattia neurodegenerativa. Una condizione che non le impedisce di fare qualunque cosa le passi per la testa e che le offre una prospettiva come minimo inconsueta rispetto agli altri. Basti dire che ha frequentato le scuole dell’obbligo, poi il liceo musicale a Pesaro, dopodiché, al momento, segue un corso di Scienze motorie presso una università online. Ha anche scritto un libro, “Vivere volando“, da cui è stato tratto il film “Ancora volano le farfalle“, proiettato in diversi cinema della nostra provincia e anche al di là del territorio marchigiano.

Nel corso della mattinata hanno portato il loro saluto Marcello Branca, dell’Ufficio scolastico provinciale, la dirigente dell’Istituto “Bucci“ Patrizia Pascucci e il sindaco Maurizio Marotesi. Il canto conclusivo intitolato “La pace“ è stato coordinato dalla prof Laura Lani.

a. b.