REDAZIONE PESARO

La lettera di Ricci a Salvini: "Il bypass è compatibile: ministro incontriamoci"

Arretramento ferrovia, il testo inviato dall’ex sindaco al capo della Lega: "Averlo porterebbe grandi vantaggi, spostare 1,8 miliardi altrove è uno scippo".

La lettera di Ricci a Salvini: "Il bypass è compatibile: ministro incontriamoci"

Arretramento ferrovia, il testo inviato dall’ex sindaco al capo della Lega: "Averlo porterebbe grandi vantaggi, spostare 1,8 miliardi altrove è uno scippo".

Detto e fatto. L’ex sindaco Matteo Ricci affrontando il tema della ferrovia Adriatica aveva detto che avrebbe inviato una lettera al ministro dei Trasporti Matteo Salvini al fine di salvare il bypass Pesaro-Fano che aveva preso vita con il suo mandato. Progetto che era anche stato finanziato per un miliardo e 800 milioni dal ministero dei Trasporti. E ieri la missiva di Ricci ha preso la strada per Roma. Una lettera che ha raggiunto, per conoscenza, anche l’onorevole Mirco Carloni per la Lega, quindi il presidente della Provincia Giuseppe Paolini e i sindaci di Pesaro e Fano, Andrea Biancani e Luca Serfilippi. Una discesa in campo, quella di Ricci, che aveva innescato anche polemiche a partire dalla risposta ‘forte’ dell’assessore regionale alle Infrastrutture Francesco Baldelli.

Ribadisce Matteo Ricci nella sua missiva al ministro Salvini: "Il nodo di Pesaro è uno dei problemi principali, in quanto causa di notevole rallentamento. Per questa ragione è stato finanziato un by pass per le città di Pesaro e Fano di un valore complessivo di 1,8 miliardi. Tale by pass è un arretramento della ferrovia lungo il corridoio della A14 e questa opera produce notevoli effetti positivi per l’intera rete ferroviaria e per il Nord delle Marche: 1) velocizzazione dei treni passeggeri e merci; 2) aumento della capacità ferroviaria sia per i passeggeri che per le merci, grazie alla realizzazione di due nuove stazioni a soli 3 chilometri da quelle esistenti, in grado di incrociare la viabilità che porta ai distretti industriali della Provincia di Pesaro e Urbino; 3) trasformazione della attuale linea ferroviaria in una lunga “Green Line” per il trasporto pubblico locale elettrico e per la mobilità dolce; 4) uno sviluppo urbanistico nuovo e sostenibile per le città di Pesaro e Fano e il litorale marino. Tale progetto ha una valenza storica per le Marche e può essere il primo lotto di un potenziamento per l’intera ferrovia della Regione".

Quindi Ricci afferma di non essere contrario al progetto dell’alta velocità lungo la dorsale Adriatica pur essendo "un progetto con problematiche sia tecniche che finanziarie"... E ribadisce che il lavoro svolto non va buttato nel cestino perché "la progettazione del by-pass Pesaro-Fano è compatibile con lo sviluppo di una nuova linea ferroviaria ad Alta velocità. Tale progetto è infatti un arretramento e sostanzialmente una nuova linea e quindi perfettamente compatibile con una nuova linea di Alta velocità. Per questo motivo le richiedo di finanziare, come già previsto dalla legge di Bilancio 2022, questo tratto come primo lotto delle Marche. Lo spostamento di 1.8 miliardi altrove dalla nostra regione, verrebbe considerato un vero e proprio “scippo” nei confronti della Provincia di Pesaro e Urbino e

delle Marche. Inoltre – prosegue Ricci nella sua missiva a Salvini – non posso che esprimere preoccupazione per le risorse mancanti. Dalle informazioni ricevute, l’intera nuova linea Bologna-Bari costerebbe circa 80 miliardi (circa 30 miliardi solo per il tratto marchigiano). Nel bilancio dello Stato non ci sono altre risorse se non quelle stanziate nel 2022 (circa 8,3 miliardi)". Un Ricci comunque propositivo perché termina affermando, nella sua qualità di Europarlamentare: "Certo di un pronto riscontro, sono a richiederle un incontro urgente. Le rinnovo inoltre la disponibilità a collaborare nell’interesse del Paese attraverso il mio lavoro in Parlamento Europeo".

m.g.