SOLIDEA VIVIANA VITALI ROSATI
Cronaca

La lapide dei partigiani: "Rimossa da un anno. È ora di trovarle un luogo"

Corteo di Sinistra Italiana fuori dall’ex centro di aggregazione Totem. L’assessore Della Dora: "La ricollocheremo a luglio, forse in via Frescobaldi".

Corteo di Sinistra Italiana fuori dall’ex centro di aggregazione Totem. L’assessore Della Dora: "La ricollocheremo a luglio, forse in via Frescobaldi".

Corteo di Sinistra Italiana fuori dall’ex centro di aggregazione Totem. L’assessore Della Dora: "La ricollocheremo a luglio, forse in via Frescobaldi".

di Solidea Vitali RosatiLa lapide non c’è più, ma la memoria è viva. Così un gruppo di cittadini, attivisti di Sinistra italiana, alle 12 di ieri, 25 Aprile, per gli 80 anni dalla Liberazione si è recato in via degli Artigiani fuori dall’edificio dell’ex centro di aggregazione giovanile Totem per deporre un fiore in ricordo del sacrificio dei soldati partigiani e civili di Villa San Martino uccisi dai nazifascisti. La storica lapide con i nomi dei caduti, tra cui il partigiano Guerrino Becci, è stata asportata dall’amministrazione comunale un anno fa circa ed è ora nel magazzino del Centro operativo, a seguito della vendita dell’edificio di via degli Artigiani su cui la lapide era appesa. Sebbene il Comune abbia già avvertito che avrebbe trovato una nuova collocazione alla lapide, il corteo di Sinistra Italiana s’è tenuto ugualmente. "Vogliamo spingere il Comune a trovare “velocemente“ una collocazione significativa alla lapide dei caduti di Villa San Martino – spiega Luigi Marini, segreatrio provinciale di Si, ieri in corteo con il segretario comunale Marcello Marchetti –. La Storia non si può cancellare, né per mano di amministratori distratti, né per mano di un Governo di destra che fa fatica a riconoscere il valore della Resistenza e dell‘Antifascismo. Quindi vigileremo perché le ’lastre ai soldati, partigiani e civili uccisi dalla guerra fascista‘ siano ripristinate in un luogo centrale del quartiere di Villa San Martino".L’assessore Mila della Dora replica a Sinistra Italiana, piuttosto indispettita: "Non c’è stata nessuna distrazione da parte dell’amministrazione – spiega – appena è stato alienato l’immobile di via degli Artigiani, sentita la Sovrintendenza, è stata nostra premura rimuovere la lapide in attesa di trovare una nuova collocazione. In accordo con il presidente di Quartiere Q10 verrà deliberato dallo stesso consiglio il nuovo posizionamento in un luogo significativo e ben visibile. Per luglio saremo pronti con la ricollocazione in uno spazio pubblico, molto probabilmente in via Frescobaldi dove abbiamo individuato un locale per la nuova sede del quartiere Q10. Anche quest’ultima promessa – quella di intercettare una sala civica per dare una sede al quartiere – è stata rispettata. Invito quindi a ricordare, per non dimenticare il sacrificio di coloro che sono morti per la libertà e non per alimentare sterili polemiche".Il corteo di Sinistra Italiana ha appeso uno striscione con la scritta: "Sobri o non sobri, ricordiamo tutto. W la Resistenza". Alessia ha pulito sotto il muro, ormai scrostato e disadorno, per riporre un vaso di gerani rossi. "Siamo qui – osserva Marini – perché crediamo che i luoghi della memoria vadano difesi. La rimozione è avvenuta ben un anno fa. Nonostante le intenzioni dichiarate dall’amministrazione, a distanza di un anno la lapide non ha trovato una nuova, significativa, collocazione. Crediamo invece che si tratti di una priorità. La celebrazione del 25 Aprile è una lotta per affermare i perimetri della democrazia. Non è certo occasione per fare bisboccia, come vorrebbe far credere il Governo Meloni. Oltre alla lapide, da un anno, questo quartiere attende di avere una sede dove il Consiglio di quartiere possa riunirsi e la comunità attende un nuovo centro di aggregazione per i giovani, visto che queste sedi sono venute meno con l’alienazione dell’edificio di via degli Artigiani. Quindi, sì, nonostante le rassicurazioni del Comune siamo qui a ribadire quali siano le priorità".