REDAZIONE PESARO

La “Forestaterapia“ donerà benessere

Accordo tra l’Ente Parco del Sasso Simone e Simoncello e l’Istituto Oncologico Romagnolo. Creati percorsi che aiutano i pazienti

Lino Gobbi, presidente del Parco di Sasso Simone e Simoncello

Lino Gobbi, presidente del Parco di Sasso Simone e Simoncello

È nato un accordo tra l’Ente Parco del Sasso Simone e Simoncello, lo Ior - Istituto Oncologico Romagnolo e l’Associazione Volontari Ior per favorire la “Terapia forestale“, ossia l’insieme delle attività condotte nelle foreste e che generano influssi benefici e positivi sulla salute dell’uomo.

"Questo è il primo accordo del genere in Italia tra un ente parco e una struttura sanitaria – commenta il presidente del Parco Lino Gobbi –, era una delle cose che avevamo in programma. Lo Ior è un soggetto all’avanguardia a livello europeo nel suo campo e siamo felici di poter collaborare con loro e con la loro rete di volontari, continuando questo racconto del parco come luogo di benessere. Nel concreto, una volta che i pazienti avranno superato la fase di terapie e interventi, i volontari dello Ior continuano a seguirli con tante iniziative e gli propongono un percorso con sostegno psicologico, formazione alimentare e terapie fisiche. Questa è una prassi consolidata che aiuta ogni anno migliaia di persone. Ora questo accordo prevede che questo percorso abbia una parte anche outdoor che sarà svolta nel nostro Parco grazie a un protocollo: noi da parte nostra forniremo delle guide e degli accompagnatori e identificheremo sentieri adeguati da tenere ben manutenuti".

L’accordo è stato firmato dieci giorni fa e nei giorni scorsi è arrivato il primo gruppo: " È stata una grande emozione – continua Gobbi – perché era la prima volta e volevamo monitorare l’andamento ma da subito tutti i partecipanti hanno espresso grande soddisfazione e avvertito davvero una situazione di benessere". Non è questa la prima iniziativa del parco che punta all’inclusività e che racconta la montagna come luogo di salute e ristoro: "Il patrimonio ambientale – continua Gobbi – non è solo qualcosa da tenere con funzione di bellezza ma, anzi, è una realtà che entra nella vita delle persone e le aiuta nelle loro difficoltà. Può essere valido per chi ha patologie ma anche per tutti quelli che magari convivono con lo stress e qui possono un ambiente bello e rilassante, che può fungere da prevenzione e da cura. Questa “forestaterapia“ è una dimensione nuova di un ulteriore servizio ecosistemico che il bosco può dare".

Questa buona pratica in primavera verrà proposta anche alle scuole per lavorare sulle dipendenze e sulle abitudine, con gli alunni che lungo i sentieri faranno formazione rimanendo anche più giorni sul territorio.

Andrea Angelini