"La Corte Alta va valorizzata. Perché non si è fatto niente?"

Il contenzioso sulla Corte Alta di Fossombrone continua nonostante l'acquisizione da parte del Comune. Rifondazione critica il mancato progresso nella valorizzazione del sito, in particolare riguardo al soffitto e alla destinazione museale. La giunta precedente è accusata di aver avviato la controversia.

"La Corte Alta va valorizzata. Perché non si è fatto niente?"

"Questione chiusa alla Corte Alta? Ma quando mai…". Rifondazione torna alla carica sulla storia delle stanze al centro della Corte Alta, tra pinacoteca e museo archeologico, che il Comune ha acquisito in proprietà dopo un lungo contenzioso con un privato. Secondo i comunisti dopo più di due anni il destino di quello spazio sarebbe ancora in alto mare. Scrive Rifondazione Comunista: "Il Carlino di venerdì 15 luglio 2022 riportava un articolo intitolato “Fossombrone, chiuso il contenzioso sulla Corte Alta“, con un commento del vicesindaco Michele Chiarabilli: “Si tratta di un momento storico per la valorizzazione della Corte Alta“. In un nostro commento del 4 agosto 2024 ci dicemmo d’accordo con tale acquisto, che permetteva di utilizzare a fini museali l’appartamento già dei fratelli Balocchi. Dopo due anni siamo costretti a tornare sull’argomento, visto il prolungarsi del silenzio del vicesindaco e della giunta su alcuni aspetti della vicenda. Chiarabilli parlava di “contenzioso chiuso“, come se chi governava prima la città non avesse voluto giungere ad una conclusione, ma non c’erano neanche tre parole di spiegazione per far capire ai nostri concittadini in cosa consistesse il contenzioso, perché era sorto, in cosa consistesse la congruità del prezzo d’acquisto".

Il soffitto: "Egli inoltre parlava del pregevole soffitto ligneo che era stato oggetto di perizia e valutazione da parte di esperti. Ricordiamo che, quando il Comune lo comprò, l’appartamento era abitato e il soffitto presentava dei problemi di staticità, tanto che l’inquilino fu allontanato e sistemato in un appartamento comunale. In questi lunghi anni il soffitto si è ancor più ammalorato. Domanda: È già stato restaurato? Sono stati presi contatti con la Soprintendenza? Ci sono le condizioni per utilizzarlo?".

Ancora: "Secondo noi quella del vice era una visione riduttiva delle funzioni del vano appena acquistato, il quale – a meno che cambi l’ipotesi riorganizzativa del museo – deve permettere la realizzazione della “stanza della scultura“, recuperando materiali che dal 1997 giacciono nei magazzini. Era stato anche predisposto un progetto di uso di tale stanza che permetteva di avere un percorso unico archeologia-pinacoteca. Che cosa è stato fatto in questi due anni su tale ipotesi organizzativa? Che fine ha fatto il progetto? E, se è stato cestinato, ne è stato predisposto uno nuovo?".

Infine: "Il vicesindaco aveva affermato che “si tratta di un momento storico per la valorizzazione della Corte Alta“. Le parole sono pienamente condivisibili, la mancanza di fatti successivi certamente no".

Sulla storia a suo tempo (dicembre 2023) Chiarabilli replicò che "la giunta Berloni è stata in grado di risolvere un problema creato dalla giunta di cui faceva parte proprio lo stesso Savelli (è noto che i comunicati di Rifondazione Comunista sono farina dell’ex consigliere provinciale, ndr). Proprio lui, infatti, fu uno dei promotori, a suo tempo, dell’acquisizione, senza rispettare il diritto di prelazione di uno degli eredi Balocchi, e trascinando il Comune in un contenzioso partito dal 1999 e approdato nelle aule dei tribunali nei primi mesi del 2004…".

a. bia.