Domani tornerà in funzione, dopo due anni circa di stallo, la Conferenza dei Sindaci dei comuni appartenenti all’Azienda Sanitaria Territoriale 1, che comprende la provincia di Pesaro e Urbino. E la prima convocazione avrà luogo a Urbino, convocata dal neopresidente Maurizio Gambini, eletto lo scorso 9 ottobre. Il sindaco di Urbino ha infatti diramato a tutti i sindaci la convocazione a fine anno.
"Ho convocato l’assemblea – spiega Gambini – innanzitutto per l’approvazione del regolamento interno, che sarà il primo e più importante punto all’ordine del giorno. Il regolamento è stato già spedito a tutti i sindaci per prenderne visione, lo illustreremo, ci saranno eventuali interventi e speriamo di approvarlo fin da subito. È l’insieme di regole che garantiranno il funzionamento della Conferenza stessa". Ma prima ancora, con ogni probabilità, sarà votata la modalità di accesso all’assise, ovvero se a porte aperte o chiuse al pubblico. L’assemblea di domani infatti inizierà a porte chiuse, cosa che ha fatto storcere il naso ad alcuni sindaci, visto che la consuetudine era di lasciare libero l’accesso in passato: "Inizieremo come dice il vecchio regolamento – precisa Gambini – ma decideremo subito se farla a porte aperte da qui in poi, e immagino che si andrà nella direzione di aprirla a tutta la cittadinanza. Subito dopo, avremo l’audizione del direttore generale dell’Ast Alberto Carelli, che illustrerà le linee di indirizzo che porteranno alla redazione del nuovo atto aziendale, alle quali tutti noi avremo modo di fare tutte le osservazioni del caso, prima che venga approvato dalla Regione. Questa prima convocazione dopo anni è sicuramente un momento importante per la Provincia e la scelta di farla a Urbino deriva sia dal fatto che in passato si svolgeva sempre qui, sia perché la sala Serpieri è dotata di impianto di registrazione e credo sia utile avere le registrazioni delle sedute per meglio redigere il verbale e evitare contestazioni riguardanti gli interventi. Dopodiché l’assemblea stessa deciderà dove proseguire, ma credo che la centralità geografica di Urbino possa essere un buon motivo di conferma".
Probabilmente, tra le varie ed eventuali, si parlerà anche del peso ponderato dei singoli comuni nelle votazioni dell’assise, un bilanciamento che attualmente favorisce l’estensione territoriale rispetto agli abitanti, dunque le aree interne. "Credo che sia giusto mantenerlo – chiude Gambini – altrimenti si affida più potere decisionale a chi già ha maggiori servizi, ovvero la costa".
Giovanni Volponi