Tra i 144 componenti dei nuovi 12 Consigli di quartiere potrebbero esserci anche loro Riccardo Pagnini, commercialista, 46 anni, con 2 bambini; Simone Badioli, 57 anni, responsabile di produzione in un’azienda di design e cattabrighese doc; Silvia Marsili, progettista ed esperta di formazione professionale; Luigi Selleri, 46 anni, bancario; Annalisa Federici, fioraia e Miriam Ricci, imprenditrice. Si tratta di persone che, nonostante i mille impegni, tra cura della famiglia e il lavoro, dedicheranno parte del proprio tempo, a titolo totalmente gratuito, al servizio del quartiere. Perché farlo? Lo chiediamo a Selleri, padre di sei giovani tra i 4 e i 18 anni. Non le bastano le cose che ha da fare? "Vivo a Torraccia, un’area del quartiere con tante coppie giovani e in continua espansione – spiega –. Le elezioni di quartiere rappresentano un’occasione per favorire la cittadinanza attiva. Allo sviluppo della città, ogni pesarese può contribuire: responsabilizzare vuol dire anche avere cura di un patrimonio comune, lo stesso in cui crescono i nostri figli. Mi piacerebbe organizzare eventi che agevolino la socializzazione, anche tra diverse generazioni".
Quali proposte provengono dagli altri? Tutti puntano sullo stesso bisogno: dare al quartiere luoghi di aggregazione. "Cattabrighe e Vismara non sono terra per giovani – dice Ricci –. La periferia dimenticata senza spazi per i giovani rischia di diventare sempre di più un dormitorio, senza luoghi per la socialità e l’aggregazione. Dopo la riorganizzazione dei servizi anagrafici decentrati e lo spostamento da via Basento, in quello stabile ha trovato spazio solo il centro sociale per gli anziani. Credo serva almeno un riferimento per i ragazzi". A farle eco sono Pagnini e Badioli: "Vorrei agevolare la costituzione di un centro d’aggregazione – osserva Pagnini . Alla Torraccia l’arcidiocesi vuole organizzare un centro parrocchiale: aiuterò perché sia al servizio di tutti e in particolare perché sia di stimolo per gli under 14". Badioli rincara: "Negli ultimi anni l’unico spazio di aggregazione per i giovani è venuto meno e le associazioni con sede nella zona lavorano a compartimenti stagni. Dovremmo creare un coordinamento e unire le forze". Federici, invece, vorrebbe attirare interventi manutentivi un po’ ovunque, con la realizzazione di marciapiedi e la riqualificazione del decoro urbano, mentre Marsili vorrebbe agire per il miglioramento della sicurezza viaria lungo la statale, all’altezza delle tre rotatorie di Cattabrighe. "Studierei come poter rendere indipendenti i bambini e gli adolescenti che da Cattabrighe bassa devono spostarsi a piedi a Cattabrighe alta, diretti verso la scuola, come si aspettano le famiglie attente a dare autonomia ai propri figli a garanzia di un’assoluta sicurezza. Uno spazio per il passaggio pedonale, a lato della statale, andrebbe progettato. Ripristinerei il semaforo a chiamata per mettere in sicurezza l’attraversamento all’altezza della chiesa. Altrimenti Cattabrighe continuerà ad essere spezzato in due, diviso dalla Statale".
Solidea Vitali Rosati