TIZIANA PETRELLI
Cronaca

La commedia dialettale sopravvive. A Fano in scena due compagnie

“Il Guitto“ e “Gaf“ mantengono viva la tradizione. Settimane fa è stata la volta di “Argin a passa l’acqua?“. Domani, martedì e mercoledì al Politeama va in scena lo scoppiettante “Chi s’acuntenta god!“.

La commedia dialettale sopravvive. A Fano in scena due compagnie

Il Covid ha spezzato le gambe a Cianfrusaglia, la rassegna di commedie in dialetto fanese, decimando compagnie e attori. Tant’è che oggi non esiste più, ma la tradizione delle risate in vernacolo si rinnova comunque.

Pochi giorni prima che esplodesse la pandemia, infatti, seppur decimata, era stata annunciata l’edizione numero 16 della kermesse che era stata capace di radunare più di 3mila spettatori l’anno. Ma ad esibirsi sul palcoscenico del Politeama erano rimaste solo due compagnie: il Guitto e il Gaf, che ancora oggi portano avanti la tradizione, ma ognuna per conto suo. Alla fine di febbraio è infatti andato in scena “Argin a passa l’acqua?“ del Guitto che ha festeggiato così il suo 46° anno di attività mentre il Gaf che di candeline nel 2024 ne spegne invece 39 salirà sul palco del Politeama l’11, il 12 e il 13 marzo (ore 21,15, posto unico 13 euro) con la commedia inedita scritta e diretta dai cugini Lucio e Fabio Signoretti intitolata “Chi s’acuntenta god!“.

E pensare che dieci anni fa, prima di soccombere sotto il peso della burocrazia e dei costi di gestione, erano sei le compagnie di attori dialettali a far ridere i fanesi a suon di sketch ed esilaranti battute in vernacolo (c’erano anche I Cumediant, El Brudett, La Gluppa e il Teatro La Bugia).

Tempi in cui il Comune di Fano dava un sostanzioso contributo alle compagnie e alla rassegna, dando slancio e tranquillità ad un impegno che ha alti costi di gestione. Ciononostante il Guitto e il Gaf non si arrendono e quest’ultima porta in scena lunedì una commedia che ha al centro la famiglia. "I figli sono fonte di pensieri e preoccupazioni – spiega Lucio Signoretti –: lo dovrà constatare il povero Anselmo che, fra prole presunta e naturale, si troverà a dover gestire due problemi particolarmente spinosi, arrivati come fulmini a ciel sereno".

Avvenimenti che potrebbero compromettere la situazione familiare ed economica e pertanto far venir meno i sogni e le aspettative riposte nel futuro. "La vicenda vedrà protagoniste anche moglie e suocera, che di fatto saranno alleate contro Anselmo – spiega Signoretti –. La situazione potrebbe precipitare se non venissero in soccorso il maggiordomo ed il suo avvocato, per far da tramite nei confronti di figure di dubbia morale o lontane dal contesto economico sociale; personaggi che tuttavia potrebbero essere determinanti nel risolvere le difficoltà". Si sa però che spesso la toppa è peggio del buco.

"Le circostanze assumeranno risvolti grotteschi e imprevedibili, nel consueto stile GAF – conclude Signoretti –, gli imprevisti e i colpi di scena indirizzeranno la storia verso lo scoppiettante finale". A spostare l’ago della bilancia però non saranno né Anselmo né la moglie, ma l’intelligenza artificiale, che ormai condiziona ed indirizza le vite di tutti.