La buona storia di “Amici miei”: la cucina di un tempo torna a tavola

Dai tortelloni della nonna rosa alle celestiali farciture delle pizze. Oggi viaggio-degustazione . nel locale dove tutto lievita.

La buona storia di “Amici miei”: la cucina di un tempo torna a tavola

Luca Sartore e gli “Amici miei“ con cui ha aperto il ristorante di Trasanni

Luca Sartore ha ancora il ricordo dei tortelloni di nonna Rosa e adesso nel suo locale cerca di riproporre quei sapori di un tempo, testimoni di un’epoca che non c’è più. C’è però in questo ristorante il cui nome è molto invitante (“Amici miei“) tutta la voglia di riproporre la cucina di una volta, a cominciare dal coniglio all’urbinate, disossato e farcito, e proseguendo con tutte le paste fatte a mano e guarnite con sughi di stagione. Stagionalità è la parola che ha messo le ali a questo locale che si trova tra Trasanni e Urbino, capace di servire sia l’operaio in pausa pranzo che il buongustaio ricercatore di buona materia prima cucinata ad arte.

Nato otto anni fa da una idea di alcuni amici, di qui il nome “Amici miei“, il locale è ora gestito con identica passione da Luca Sartore e dal suo staff, che ogni giorno cercano di migliorare andando oltre e misurandosi con nuove sfide. Come quella di questa sera quando, alle 20, proporranno la degustazione delle loro le pizze di Marca, farcite con prodotti di territorio e a lunga lievitazione secondo il progetto di Linfa Camera di Commercio delle Marche, narrate dal sommelier Otello Renzi che illustra le pietanze: "Partiremo con carpaccio di sedano rapa cotto al sale, latte di mandorla, prezzemolo e tartufo nero del Montefeltro, abbinato Mencaroni brut Natura Verdicchio dei Castelli di Jesi Dop metodo classico, e proseguiremo con le pizze Terre di Rossini e Raffaello della marca pesarese e urbinate realizzate con impasto di farina multicereali del molino Paolo Mariani e farcite sapientemente: una con fiordilatte, prosciutto crudo Luzi, mousse di casciotta d’Urbino Dop, tartufo nero del Montefeltro, in abbinamento a “Fiore“ Marche bianco Igp Federico Mencaroni. Un’altra pizza è quella fritta con bietolina “strascinata“, pecorino “Cau & Spada“, ciauscolo Igp e miele Gabannini, abbinata a ’Isola’ Verdicchio dei castelli di Jesi Dop Mencaroni".

Infine la pizza con impasto di farina tipo 1 del molino Paolo Mariani, lievitata 36 ore, con fiordilatte, crema d’uovo, pancetta “Luzi“, petali di formaggio di fossa Dop e Topinambur a cui viene abbinato il Rosso Piceno Dop “Suono“ Mencaroni. Infine il dolce: maritozzo al Varnelli, chantilly e amarene di Cantiano. Vino abbinato: il ’Wihslia’ vino e visciole fattoria Ligi. Prenotazioni 0722 2106.

d. e.