Sono state soltanto nove le domande presentate dai cittadini per accedere al bando amianto del Comune di Pesaro. Una iniziativa, per cui nel complesso erano stati stanziati 30mila euro, a cui potevano accedere i privati (e non le imprese) effettuando interventi di rimozione e smaltimento di manufatti contenenti amianto, come ad esempio piccole tettoie, ricevendo un contributo massimo 1.000 euro.
"Ci aspettavamo qualche domanda in più, visto che le richieste complete e liquidabili sono nove – commentano il sindaco Andrea Biancani e l’assessora all’Ambiente del Comune di Pesaro, Maria Rosa Conti -. Dal primo momento lo abbiamo definito un ’bando zero’, che ci è servito per capire quale è la richiesta dei privati e in che direzione lavorare, per gli anni a venire, per continuare a sensibilizzare i cittadini su questo tema".
Il bando amianto si è chiuso il 15 novembre ed ora il Comune di Pesaro è pronto ad erogare i contributi ai cittadini che dopo aver fatto richiesta hanno rimosso e smaltito manufatti contenenti amianto.
"Gli incentivi ai cittadini possono essere una leva efficace per ridurre la presenza di amianto, purtroppo ancora troppo diffuso nell’ambiente – dice il sindaco -. Pesaro è stata la prima Amministrazione nelle Marche a promuovere un bando a favore dei privati per la riduzione di ’piccoli’ quantitativi di amianto, sostituendoci ad altri enti e realtà che dovrebbero fare questo lavoro – dice Biancani, ricordando la legge regionale che prevede la possibilità di finanziare lo smaltimento di amianto -. Un segnale importante, che auspico possa essere seguito da Regione e Stato, per l’erogazione di contributi rivolti allo smaltimento di strutture più grosse, come ad esempio fabbricati".
Aggiunge l’assessora all’Ambiente, Maria Rosa Conti: "Continueremo a sollecitare le istituzioni competenti allo stesso tempo proseguiremo con l’azione di mappatura e bonifica dei siti contaminati dall’amianto, penso sia importante che anche il Comune dia un segnale forte e chiaro in questa direzione. L’amianto è un materiale pericoloso per la salute delle persone – conclude Conti -. siamo a conoscenza di molte realtà, come imprese dismesse, che non lo smaltiscono e ci stiamo adoperando per capire come intervenire. Questo bando rappresenta un primo segnale con il quale possiamo rispondere all’esigenza dei privati".
ali.mu.