"La nostra bandiera per la Pace ha ben 22 anni. Ci ha accompagnato in tutte le varie marce a cui abbiamo partecipato. Oltre che in Italia questa bandiera ci ha fedelmente assistito diverse volte in Palestina ma anche in Salvador e in Austria". E’ l’esperienza condivisa da due membri di Pax Christi, movimento cattolico internazionale per la Pace. Si tratta di Mauro Innocenti e Annarita Cenacchi, provenienti da Bologna, che facevano parte delle centinaia di persone presenti alla 57esima Marcia per la Pace svoltasi il 31 dicembre in città. Lo spirito con cui hanno affrontato fin dalla gioventù questo genere di manifestazione è qualcosa di raro. "Per sette volte – raccontano – questa bandiera ha fatto un cammino in mezzo al bosco di cento chilometri da Montesole, luogo di un massacro della seconda guerra mondiale nei pressi di Bologna, fino a Barbiana in Toscana, città ospitante la scuola di cittadinanza di Don Milani". La situazione però non sembra affatto migliorata: "Nonostante la bandiera ora sia parecchio consumata – dicono –, la pace, che pareva vicina 22 anni fa, non è ancora arrivata. Abbiamo bisogno di giovani che prendano il nostro posto. All’interno di Pax Christi non è ancora avvenuto il ricambio generazionale. Pare che i giovani non sentano il rischio del riarmo generale che sta avvenendo. Questi sono anni duri, dove i giovani sono chiamati a un’ardua resistenza. Pax Christi è un frutto del movimento studentesco del ’68. Nata cinquantasette anni fa, da giovani credenti cattolici, creando la Marcia voleva unire tutto il popolo all’insegna della pace concretizzando in questo modo le idee di papa Paolo VI, creatore della Giornata della Pace. Ora Pax Christi rappresenta per noi un’opportunità di azione. Rappresenta infatti un percorso comune per avvicinarci alla pace, una giusta direzione da intraprendere per un futuro migliore". Lorenzo Mazzanti
Cronaca"La bandiera è consumata ma guai fermarsi"