ANTONELLA MARCHIONNI
Cronaca

Il killer di Panzieri in aula, cita la Bibbia: “C’è un tempo per uccidere”

Prima udienza per Michael Alessandrini che è accusato di omicidio volontario premeditato: rischia l’ergastolo. Il suo avvocato Taormina: “Verificare la sua capacità di stare a processo”. Lui poco dopo ha lasciato l’aula: “Qui c’è troppa gente”

Pesaro, 3 luglio 2024 – “Un tempo per uccidere e un tempo per guarire, un tempo per demolire e un tempo per costruire”. Dopo aver letto questo passo biblico tratto dal libro del Qoelet, Micheal Alessandrini, 30 anni, ha lasciato l’aula in cui si stava celebrando la prima udienza, questa mattina, del processo in corte d’assise in cui è imputato per omicidio volontario premeditato, aggravato anche dalla crudeltà e dai futili motivi.

Michael Alessandrini è accusato e ha confessato di avere ucciso Pierpaolo Panzieri con 23 coltellate il 20 febbraio 2022
Michael Alessandrini è accusato e ha confessato di avere ucciso Pierpaolo Panzieri con 23 coltellate il 20 febbraio 2022

Si è aperto oggi, alla presenza di numerosissimi amici della vittima Pierpaolo Panzieri, 27 anni, dei genitori e della nonna il processo che vede imputato Alessandrini, reo confesso dell’omicidio.

Il giovane venne ucciso con 23 coltellate il 20 febbraio 2022 nella sua casa di via Gavelli. La difesa, rappresentata dagli avvocati Salvatore Asole e Carlo Taormina, ha sollevato le proprie eccezioni durante la prima fase dell’udienza iniziata poco dopo le 9. In particolare la difesa ha contestato le aggravanti di crudeltà e premeditazione che, nel momento in cui è stata disposta l’estradizione dalla Romania (in cui Alessandrini venne arrestato alcuni giorni dopo l’omicidio) all’Italia, non erano state contestate e che, qualora venissero riconosciute, potrebbero portare un’eventuale sentenza di condanna all’ergastolo.

Micheal Alessandrini, difeso dall’avvocato Carlo Taormina, è rimasto in aula per circa un’ora prima di chiedere di tornare in cella “oggi qui c’è troppa gente – ha detto prima di rientrare in carcere a Villa fastiggi – e io non sono più abituato”. Durante la breve permanenza ha reso una dichiarazione spontanea: “Non capisco perché sono ancora qui, sono già stato incriminato e ho ammesso le mie colpe”, ha detto.

“Chiediamo l’accertamento della capacità processuale. Va predisposta una perizia per approfondire lo stato attuale sulla capacità di partecipare al processo”, ha chiesto l’avvocato Taormina, che difende il reo confesso dell’omicidio di Pierpaolo Panzieri.

Accusa e parti civili hanno chiesto il rigetto di questa eccezione contestando che il comportamento di Alessandrini sia in realtà cosciente e consapevole nella propria partecipazione al processo e che, anzi, sia strategicamente orientato al perseguimento di esigenze processuali.

La corte si è quindi ritirata per la seconda volta in camera di consiglio per decidere su questa seconda eccezione sollevata dalla difesa. Nella prima parte dell’udienza iniziata oggi poco dopo le 9 c’era stata una prima eccezione difensiva durante la quale la difesa aveva contestato le aggravanti di crudeltà e premeditazione che, nel momento in cui è stata disposta l’estradizione dalla Romania (in cui Alessandrini venne arrestato alcuni giorni dopo l’omicidio) all’Italia, non erano state contestate ad Alessandrini e che, qualora venissero riconosciute, potrebbero portare un’eventuale sentenza di condanna all’ergastolo.

Questa eccezione è stata rigettata dalla corte dopo la prima camera di consiglio del mattino. “La successiva contestazione delle aggravanti - hanno stabilito i giudici - non modifica il nucleo del fatto”.