REDAZIONE PESARO

"Io, in incognito all’emergenza Ho visto che tutto funziona bene"

Test fatto dall’assessore Saltamartini nell’era del nuovo dirigente Titolo: "Due visite come paziente, solo uno mi ha riconosciuto. Il conflitto è politico. Potenziare Marche Nord per evitare la mobilità passiva"

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L’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini tiene le distanze sul tema sanità pesarese: "Io non ho nessuna intenzione di polemizzare su questa questione. Non ho intenzione di rispondere – dice – alle sparate del sindaco Ricci. A me non interessano i singoli primari ma il funzionamento dei servizi sanitari".

Che ci siano una serie di professionisti che lasciano Marche Nord non la colpisce?

"Io credo che il nostro compito sia organizzare il servizio. I risultati di Marche Nord sono sotto gli occhi di tutti e non manca una graduatoria nazionale in cui l’ospedale Marche Nord non sia inserito tra i migliori nosocomi a livello nazionale".

Poi ci sono i medici che se ne vanno, come al pronto soccorso del San Salvatore.

"I medici che se ne vanno hanno le loro aspirazioni che vanno rispettate. Se vogliono lavorare in Abruzzo o in Umbria li accontenteremo e poi li sostituiremo. Conta in mantenimento della qualità del servizio".

E allora ripartiamo dal servizio.

"Le devo dire che ho verificato di persona proprio sul pronto soccorso dell’ospedale di Pesaro".

Bene, come ha fatto? Con un sopralluogo ufficiale?

"In realtà ho fatto due visite anonime, come un semplice paziente e non come assessore".

Che sensazione ha avuto?

"Mi pare che il pronto soccorso adesso funzioni regolarmente. Almeno questi sono i risultati delle mie verifiche anonime". Anonime come?

"Sono venuto tre volte con la mascherina. Non mi sono qualificato come assessore e ho semplicemente richiesto di essere curato. L’ho fatto per tre volte nell’ultimo mese".

Con che risultati?

"Una volta mi sono presentato con dolori allo stomaco e mi hanno dato un codice bianco, come era prevedibile".

Poi cosa ha fatto?

"Ho atteso un po’ e poi me ne sono andato. Ma non c’era nessuna fila troppo elevata".

Possibile che non l’abbia riconosciuta nessuno?

"A dire il vero in un caso un infermiere mi ha salutato con nome e cognome. Il risultato complessivo è stato però positivo". Quindi?

"Mi pare che ci sia in realtà un conflitto politico sui temi della sanità. Noi dobbiamo riorganizzare e potenziare Marche Nord per riuscire ad evitare la mobilità passiva. Dobbiamo capire perché i pesaresi vanno in Romagna o altrove a curarsi. E lo faremo".

Lo faremo con il mantenimento dell’azienda Marche Nord? "L’azienda ospedaliera verrà rafforzata con l’inserimento dell’Area Vasta 1. Dobbiamo riuscire a riorganizzare la sanità dei pesaresi, come in passato non è stato fatto. Nel contempo andremo avanti con la progettazione del nuovo ospedale di Muraglia. Sono impegni concreti non semplici promesse. Ripeto: dobbiamo capire bene perché i pesaresi tendono ad andare a curarsi altrove".

Luigi Luminati