MAURIZIO GENNARI
Cronaca

L’invasione delle mucillagini, i bagnanti: "E’ uno stagno". Il biologo: serve la mareggiata

L’apparizione del tappeto marrone sul mare sta creando disagi al turismo e alla pesca. L’esperto, Corrado Piccinetti: "Nessun pericolo per la salute, solo la noia di doversi fare la doccia"

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Pesaro, 30 giugno 2024 – Dopo il fiume Giallo arriva anche il mare giallo per l’invasione delle mucillagini. Tante e a ondate arrivano sulla battigia soprattutto nelle ore più calde. Grandi tappeti colorati lungo tutta la costa arrivano a terra trasportati dalle correnti. "Impossibile fare il bagno – commentano i bagnanti – perché sembra di tuffarsi in uno stagno maleodorante". Un’altra bagnante aggiunge: "In alcuni punti si vedono poco, ma poi te ne accorgi quando esci dall’acqua perché fanno un effetto colla sulla pelle e devi andare subito sotto la doccia a sciacquarti". E gli albergatori, quelli che hanno come servizio anche la piscina, si ritrovano con la clientela attorno alla vasca perché molti evitano di scendere in spiaggia, soprattutto chi ha bimbi piccoli. Per timore.

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Una storia questa delle mucillagini che sta andando avanti ormai da diversi giorni in forme più o meno intense, ma che pare non fermarsi. "Il problema non è solo a terra e per i bagnanti, ma anche in mare aperto – dice Giorgio Palazzi, comandante fanese di grossi motopesca d’altura –. Il problema non è da poco per noi perché tiriamo su le reti che sono piene di mucillagini per cui si passano ore per pulirle. Ma la cosa più grave è che i motori per il raffreddamento viene usata acqua di mare per cui c’è il grosso pericolo che si intasi tutto il sistema di aspirazione dopodiché vanno in surriscaldamento i motori e quindi c’è il rischio che si spacchino. Ed è già accaduto.

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E’ previsto per l’inizio della prossima settimana vento di Tramontana, una mareggiata che speriamo pulisca tutto – continua Palazzi –. Comunque sono un grosso problema le mucillagini perché c’è anche chi pensa di lasciare i motopesca all’ancora e di non uscire in mare perché lo scorso anno alcuni si sono ritrovati con i motori fuori uso".

Tante persone che si tuffano in mare si pongono anche il quesito: ma sono pericolose? Una risposta arriva da Corrado Piccinetti, biologo marino e per anni il deus ex machina della Laboratorio di Biologia Marina di Fano. "No, non sono pericolose per cui non c’è nessun pericolo, ma quando si esce dall’acqua bisogna farsi una bella doccia. Sono prodotte dalle alghe che sono in fondo al mare e con i sali rilasciano queste particelle che sono le mucillagini che risalgono fino al pelo dell’acqua. E con il caldo, in passato, perché il fenomeno non è nuovo, formano anche dei tappetti talmente spessi e solidi che sono stati visti i gabbiani camminarci sopra. Se basta una forte mareggiata? Basta ma potrebbe non essere sufficiente perché ci vogliono anche delle correnti che le portino via. Il colore invece dipende invece dai fanghi che sono sul fondo e anche quello che trovano salendo in superficie per cui si va dal grigio fino al rosso. I problemi veri li hanno i pescatori perché intasano le reti e per toglierle bisogna anche usare il coltello".

Pescatori appunto: "Da noi a Pesaro sia i piccoli che i grandi motopesca in questi giorni per il problema della mucillagini non escono dal porto – dice Aurelio Lonoce, titolare di un cantiere nautico ed uno dei maggiori esperti dei temi portuali –. Questo perché le mucillagini sono spesse e vanno ad intasare i filtri e questo fenomeno rischia di spaccare i motori. Comunque era da mettere in previsione dopo quello che è accaduto lo scorso anno e cioè le grandi piogge che hanno trascinato in mare tutti i prodotti che si usano in agricoltura. E il nostro è un mare piccolo e anche poco profondo". E non è un caso che più si risale a nord e cioè verso la foce del Po e più il problema delle mucillagini è molto più intenso rispetto alle coste della nostra provincia.