Intelligenza artificiale per i radiologi

L'intelligenza artificiale supporta la Diagnostica degli ospedali di Pesaro e Fano con un software per diagnosi più precise su esami RX scheletrici e del torace. Il software individua fratture, lesioni e patologie polmonari, riducendo tempi di attesa e migliorando la qualità delle diagnosi.

Intelligenza artificiale per i radiologi

Una radiografia toracica

Per garantire diagnosi più precise, a supporto del reparto di Diagnostica degli ospedali di Pesaro e Fano, arriva l’intelligenza artificiale. E’ stato infatti avviato sperimentalmente un software che aiuterà i radiologi nella diagnosi di esami RX scheletrici e del torace. "L’innovazione ed evoluzione tecnologica al servizio dei pazienti è la nostra priorità – spiega Alberto Carelli, direttore generale Ast Pesaro Urbino –. L’utilizzo dell’intelligenza artificiale in ambito sanitario, in particolare in radiologia, ha mostrato grandi successi nel rilevare e classificare anomalie su radiografie o un significativo miglioramento in termini di risoluzione su scansioni tomografiche computerizzate e di risonanza magnetica, portando a diagnosi più accurate". Il software agisce per l’individuazione fratture ossee di pazienti adulti e pediatrici, versamenti articolari e lussazioni e lesioni ossee di parti anatomiche di estremità, pelvi, colonna vertebrale e cassa toracica. Un dispositivo in grado di individuare anche patologie polmonari su rx toraciche. "Gli esami RX vengono inviati dal sistema aziendale ad un software di AI – spiega Mauro Luciani, direttore della Uoc Ingegneria clinica e Ict dell’Ast Pesaro Urbino – e vengono poi processati dal software, che genera dei risultati sottoforma di immagini. I risultati vengono poi rinviati al sistema e sono visualizzabili dal radiologo. Il tempo medio del flusso sopra indicato varia tra i 60 ed i 180 secondi".

"Il software – spiega Alberto Rebonato, direttore della Diagnostica per immagini degli ospedali di Pesaro e Fano – processa le scansioni radiologiche e fornisce dei suggerimenti alla diagnosi in ausilio al radiologo, che rimane l’unico responsabile dell’esito finale indicato sul referto. Secondo i dati pubblicati su riviste internazionali, i benefici dell’utilizzo di questo dispositivo sono sia quantitativi che qualitativi, con una riduzione delle lesioni misconosciute, su esami RX, che giunge fino al 26 per cento. Altra cosa da sottolineare è che questo software riduce i tempi di attesa per i pazienti in pronto soccorso".

Ad intervenire anche il vicepresidente della Giunta e assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini: "Abbiamo avviato un importante percorso di potenziamento e ammodernamento tecnologico dei nostri ospedali".