Pesaro, 10 gennaio 2018 - Secondo le statistiche rischia di essere la più aggressiva degli ultimi anni. L’influenza 2018 sta picchiando duro e in questa prima parte dell’anno ha già messo a letto 24mila marchigiani, pari a 16 malati ogni mille assistiti. In pratica, in una sola settimana, i contagi sono quasi triplicati.
Tanto che l’impennata di casi si sta già scaricando sui pronto soccorso degli ospedali, dove si moltiplicano le richieste di cura e sollievo sia al San Salvatore che al Santa Croce, allungando le attese. "Non so se si possa parlare semplicemente di influenza, fatto sta che registriamo un boom di mali di stagione associati a bronchiti, recrudescenze di asma e altre affezioni respiratorie che spesso necessitano di un ricovero – conferma il dottor Giancarlo Titolo dal pronto soccorso del Santa Croce – Conseguentemente i ritmi di lavoro si sono intensificati, con una media di 130 accessi giornalieri, molto simile a ciò che avviene in estate".
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Colpito dalla sindrome influenzale anche il personale. "Qualche defezione c’è – ammette Titolo – ma per il momento non è tale da metterci in difficoltà. L’organico è sempre completo perchè, quando è necessario, si arriva a fare qualche turno aggiuntivo in più".
In una sola settimana, i contagi sono triplicati nelle Marche passando dai 5,75 ai 16,87 ogni mille assistiti rilevati dal sistema di sorveglianza epidemiologica messo in piedi dall’Istituto superiore di sanità. A farne le spese è soprattutto la fascia di età dei bambini sotto i cinque anni (35% dei casi), seguita da quella tra i 5 e 14 anni (22%).
Più bassi i valori nelle fasce adulte: 13,25% tra 15 e 64 anni, il 5% da 65 anni e oltre. Segno che la vaccinazione anti-influenzale sta facendo i suoi effetti. La scorsa stagione nella provincia sono stati immunizzati 54.762 soggetti a rischio, di cui 44.250 over 65: questi hanno raggiunto una copertura vaccinale del 52 per cento. Ma nell’attuale stagione le vaccinazioni 'over' sono aumentate, tanto che si spera di portarle sopra il 65 per cento e i sanitari continuano a raccomandarle.
Sintomi, quanto dura, contagio
"L'andamento dell’influenza sembra quello classico – afferma Massimo Agostini, direttore del servizio di Prevenzione - La curva ha fatto un balzo e proseguirà la sua crescita fino alla fine di gennaio. Pertanto se c’è qualcuno che vuole vaccinarsi è ancora possibile farlo, servono due settimane perchè la copertura diventi attiva. In ogni caso fare il vaccino non fa male, tutt’al più sarà meno efficace".