NICOLA PETRICCA
Cronaca

Inferno di fuoco dopo lo schianto. Quattro morti nell’ambulanza. Miracolosa fuga dei bambini dal bus

Scontro tra il mezzo di soccorso e il pullman nella galleria "Ca’ Gulino", poi si sprigionano le fiamme. Carbonizzati medico, infermiera, autista e paziente. Il conducente salva i 47 occupanti dell’autobus.

Inferno di fuoco dopo lo schianto. Quattro morti nell’ambulanza. Miracolosa fuga dei bambini dal bus

Inferno di fuoco dopo lo schianto. Quattro morti nell’ambulanza. Miracolosa fuga dei bambini dal bus

Tre sanitari della Potes di Fossombrone e il paziente che stavano trasportando in ambulanza sono morti ieri pomeriggio a Urbino, in un incidente frontale con un pullman gran turismo. I due mezzi si sono scontrati mentre percorrevano, in direzioni opposte, la galleria "Ca’ Gulino" lungo la Statale 73 bis, in località Conce, che congiunge la città ducale e Fermignano. Tutti salvi i 47 occupanti dell’autobus, 38 ragazzini in età di scuole medie, il conducente e gli accompagnatori: arrivati a Urbino da Cupra Marittima e Grottammare (provincia di Ascoli Piceno), per una gita di più parrocchie, grazie alla prontezza dell’autista sono riusciti ad abbandonare la corriera prima che dall’ambulanza scaturisse un incendio, che ha poi avvolto entrambi i veicoli. Si chiamavano Stefano Sabbatini, Cinzia Mariotti e Sokol Hoxha i tre componenti dello staff sanitario della Potes di Fossombrone morti nello schianto. Autista soccorritore, residente a Fossombrone, Sabbatini lascia tre figli, mentre Mariotti, infermiera nativa di Acqualagna, e Hoxha, medico di origini albanesi, lasciano, rispettivamente, una figlia di 20 anni e un figlio di quattro mesi. Alberto Serfilippi è il nome del paziente che trasportavano: aveva 85 anni e anch’egli risiedeva a Fossombrone.

Era il primo pomeriggio quando i mezzi hanno imboccato la galleria, l’autobus in discesa, verso Fermignano, e l’ambulanza diretta all’ospedale di Urbino. Arrivati alla curva dentro al tunnel, per cause ancora da accertare, l’ambulanza avrebbe invaso la corsia opposta, senza che l’autista del pullman riuscisse a evitarla. Uscito dall’incidente solo con un po’ di escoriazioni al volto e delle contusioni, l’autista è stato prontissimo nel radunare tutti i propri passeggeri e condurli fuori dalla galleria, percorrendone un lungo tratto in salita, fino all’uscita, dove, più tardi, è arrivato a recuperarli un secondo autobus della stessa ditta di quello su cui viaggiavano.

A visitarli sono arrivati diversi sanitari del 118, che li hanno medicati in una vicina sala civica: sette di loro (quattro ragazzi e tre accompagnatori), con ferite lievi, sono stati portati al pronto soccorso, tra gli ospedali di Urbino e Pesaro, ma nessuno era in condizioni preoccupanti, mentre sul luogo dell’incidente era giunta anche un’eliambulanza. A complicare l’intervento immediato di vigili del fuoco, carabinieri, polizia, polizia locale, protezione civile, 118 e Anas sono state le fiamme, divampate dopo pochi minuti all’interno della galleria (ora chiusa al traffico e che necessiterà di interventi e verifiche prima della riapertura), con il tunnel stesso che ha creato un "effetto camino", dirigendo il fumo verso l’uscita di Urbino. L’incendio è stato domato attorno alle 17. All’arrivo sul posto, le forze dell’ordine hanno visto che i quattro passeggeri dell’ambulanza, i cui corpi erano ormai carbonizzati, non si erano mossi dai propri posti, perciò, ora bisognerà anche capire se siano morti sul colpo.