Ha patteggiato la pena a un anno e 4 mesi di reclusione e dovrà anche partecipare a un corso di recupero per uomini autori di violenza. Lui, difeso dagli avvocati Francesco Coli e Paolo Gatticchi, è un noto imprenditore pesarese, accusato di revenge porn, stalking, violenza sessuale. Quello di ieri è stato il secondo patteggiamento. Il primo era stato respinto perché la pena era stata ritenuta troppo bassa. Ieri aveva presentato un nuovo conto, di un anno di reclusione, ma il giudice ha anche questa volta valutato che non fosse adeguato, stabilendo un ritocco verso l’alto di 4 mesi.
La vittima, anzi, le vittime, la ex lavoratrice e il suo compagno, chiederanno il risarcimento danni, di circa 180mila euro, in sede civile, assistite dall’avvocato Milena Tasini. Hanno respinto l’offerta di 19mila euro che aveva presentato l’imprenditore. Ma torniamo ai fatti. Tutto comincia i primi mesi del 2020. Anzi, da prima, ovvero quando tra l’imprenditore e la dipendente nasce una relazione. La donna è fidanzata. Il suo datore di lavoro è sempre più preso da lei al punto da volerla portare via al compagno. Ma non ci riesce. Così decide di metterlo al corrente della relazione clandestina. Gli manda messaggi, mail e foto eloquenti. Centinaia di sms e immagini che gli inquirenti hanno poi estrapolato dai telefonini e dal computer sequestrati all’imprenditore e che il legale della vittima ha raccolto in centinaia di pagine finite agli atti. Il fidanzato, ovviamente, si infuria. La ragazza, che vuole stare con lui, chiude la storia con il titolare.
Per un po’ continua a lavorare alle dipendenze dell’imprenditore perché quello è il posto per il quale ha studiato. E in quei mesi, dice di aver vissuto umiliazioni, sopraffazioni e violenze sessuali. Nel capo di imputazione si legge che il pesarese, abusando della sua posizione di datore di lavoro, "in preda a raptus libidinosi ha palpeggiato cosce e seni della donna in auto per far visita ad altre aziende e in ufficio". Ma nel mirino dell’amante abbandonato c’è anche il fidanzato della ragazza. A lui ha inviato centinaia di messaggi di minacce e insulti, anche attraverso account di altre persone. Scatta la denuncia e si apre il procedimento chiuso ieri con il patteggiamento. A ottobre scorso la donna sporge un’altra querela, per stalking. Dice che lui passa sempre davanti al suo posto di lavoro. Tutto archiviato.
Elisabetta Rossi