
L’avvocato Fabio Anselmo e la compagna Ilaria Cucchi nella loro casa di campaga
San'Angelo in Lizzola (Pesaro Urbino), 1 novembre 2021 - Cacciatori senza freni. Ieri mattina hanno sparato vicino alla casa dell’avvocato Fabio Anselmo e di Ilaria Cucchi, nelle colline di Ripe, vicino a San’Angelo in Lizzola. Lo stesso legale (e la sua compagna), spaventato per la pioggia di pallini che si è sentito piovere addosso mentre si trovava nel prato davanti a casa, racconta: "Ho sentito un colpo di fucile e poi questa caduta di pallini sopra di me, le piante, il tetto della casa, nel giardino. Una follia. Ho urlato di non sparare, che c’erano delle persone e in effetti ha obbedito. Immagino che se ne sia andato di corsa perché io ho segnalato immediamente ai carabinieri forestali quello che era successo. Mi hanno riferito che ci sono state molte altre segnalazioni di spari vicino alle case con pioggia di pallini in caduta libera. Io poi ho fatto un post per dire di stare attenti".
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Per l’avvocato Anselmo, che si trovava in casa con la sua compagna Ilaria Cucchi, sono stati momenti di paura: "Non nascondo che questo fatto ci ha scosso. Forse perché già nel 2015, il mio contatore dell’acqua, che è esterno alla casa, era stato distrutto con dei colpi di pistola sparati a pochi metri di distanza. Colpi di pistola non di fucile. E sempre lì, hanno preso di mira a colpi di pistola anche il cartello che indica la strada chiusa. Ho fatto denuncia, ma da allora non ho saputo più nulla".
Continua l’avvocato Anselmo: "I pallini che mi sono piovuti addosso nel giardino di casa so bene che sono stati sparati da un cacciatore, a differenza di quello che ha sparato con la pistola contro il mio contatore dell’acqua e contro il segnale. Quelli sono stati fatti gravi, questo mi sembra molto più leggero anche se non fa piacere esser bersagliati da pallini sparati a poca distanza da casa".
Che cosa si caccia in questo momento con cartucce a pallini? In genere i tordi e questo spinge il cacciatore, magari meno esperto, ad avvicinarsi alle abitazioni per seguire la selvaggina senza rendersi conto di essere troppo vicino alle persone che ignare di tutto possono trovarsi nel giardino di casa o a passeggio in qualche viottolo. L’arrivo di centinaia di pallini sul tetto, sui rami degli alberi, e poi addosso è più che sufficiente per infliggere al responsabile una sanzione di svariate migliaia di euro. Se poi dallo sparo scriteriato deriva anche il ferimento di qualcuno, le conseguenze da amministrative diventano penali per il reato di lesioni.
Ieri inoltre iniziava la caccia al cinghiale che durerà fino al termine di gennaio 2022. Ma quel tipo di cacciatore va escluso dai sospettati degli spari vicino alle case: usa pallettoni e si dispone in zone prestabilite