Urbino ventosa ma quando il limite si supera anche la preoccupazione sale. Pure in una città, quella ducale, relativamente abituata alle raffiche importanti: l’allerta arancione per il vento, della Protezione civile regionale, prosegue fino alla mezzanotte di oggi. Intanto quella di ieri è stata una giornata densa sia per gli interventi che per gli effetti registrati. Tra questi le lastre con amianto cadute dalla copertura del tetto di un capannone privato a Gadana e messe in sicurezza celermente. Nei giorni scorsi da parte della proprietà dell’immobile erano iniziati dei lavori di bonifica e restauro.
Gli alberi divelti a ridosso del centro storico come quelli al Monte e la corrente elettrica che è mancata per diverse ore a Castelcavallino. Situazioni provocate da livelli di Libeccio importanti e insoliti nella notte tra martedì e mercoledì, come spiegato ieri dall’Osservatorio metereologico Alessandro Serpieri dell’Università di Urbino, che da sempre monitora e registra i dati: "Nella notte si è scatenato il Libeccio (Garbino) con un susseguirsi di raffiche che hanno raggiunto il picco massimo di 126 Km/h, una rarità anche per Urbino – scrivono i tecnici –. Dalle 2 i picchi orari sono costantemente oltre i 100 Km/h".
Anche per oggi è necessario prestare massima attenzione all’allerta meteo in corso. Tornando agli episodi di ieri abbiamo parlato con il sindaco di Urbino Maurizio Gambini come responsabile della salute pubblica, proprio sulla questione amianto.
Cosa è successo?
"Ho telefonato e ho fatto un sopralluogo. Dall’Ast mi hanno detto che sono stati fatti tutti i controlli necessari e hanno incaricato ad una ditta specializzata per incapsulare le due lastre cadute. Fortunatamente il clima umido e la pioggia hanno impedito alle polveri di disperdersi. Già da quando il funzionario dell’Ast mi ha informato ho chiesto se era necessario un nostro intervento come amministrazione comunale e mi è stato detto di no perché c’era già una pratica in atto per lo smaltimento dei materiali".
Nel dettaglio?
"Mi sono assicurato che la situazione fosse sotto controllo e se era necessaria un’ordinanza. La risposta è stata no. Sono stato rassicurato sulla situazione, un pericolo per la sicurezza non c’è. Per una maggiore garanzia è stato comunicato, così mi hanno riferito, alle persone che vivono lì di fronte di non tenere le finestre aperte e di non stendere i panni per via di queste due lastre cadute".
Con l’impatto, queste, si sono rotte?
"Sì, con la caduta si sono frantumate per questo hanno provveduto subito ad incapsularle. Stessa operazione che sarà fatta anche con quelle che potrebbero essere a rischio. Essendo cadute nel piazzale dei frammenti in giro non ci sono, sono andato anche io sul posto. Tutto è rimasto delimitato nell’area del capannone".
Il maltempo ha lasciato il segno anche in altre zone.
"I rami caduti sono stati tutti smaltiti. Anche nel pomeriggio è stata rifatta una nuova ricognizione di interventi, anche a scopo precauzionale, dove necessario. Lo scorso anno una ditta specializzata ha effettuato le verifiche sulle piante, tramite delle analisi dettagliate".
Francesco Pierucci