Sta per finire l’attesa per l’apertura del cantiere della Giunza. Da metà settembre "si partirà con i lavori – dice il commissario straordinario Massimo Simonini –. Le ditte che hanno vinto l’appalto stanno predisponendo il campo base per gli operai. Direi che tra il 2025 e il 2026 avremmo tutti i progetti esecutivi pronti. Per farli partire aspettiamo i finanziamenti. Stiamo predisponendo anche tutte le uscite che sono pensate per un percorso a 4 corsie, ma di questo se ne riparlerà nel 2032 perché il problema sono i soldi. E’ comunque intenzione di raddoppiare le canne del traforo della Guinza, strada che andrà a collegare le Marche con l’Umbria, città di Castello, ed anche la Toscana fino ad arrivare a Grosseto".
A mettere in campo il traforo della Guinza, visto che si sta partendo con le opere, è il deputato della Lega Mirco Carloni come referente del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini: "–E’ molto importante quello che si sta facendo perché il traforo della Guinza ci darà un collegamento con l’Umbria e quindi la Toscana. Un’opera strategica sempre rimasta lì, benché se ne stia parlando da oltre 50 anni. Tutto fermo. E’ questo ha portato una grossa penalizzazione sia per le imprese che per il turismo, perché i flussi di villeggianti che arrivano dall’Umbria, con la E45 preferiscono andare verso i lidi della Romagna. Ci arrivano più facilmente. E’ lo stesso discorso che vale per la Contessa che invece ha portato i flussi anche commerciali verso la Quadrilatero e quindi verso il sud delle Regione. Sono opere strategiche che nel corso dei decenni hanno penalizzato e non poco sia tutta l’area del pesarese così come quella di Fano – continua Carloni – e che ora il Governo centrale e nello specifico il ministro Salvini, dopo decenni di immobilismo, ho sbloccato e finanziato questo strategico collegamento. Benché sia una infrastruttura che non è sotto gli occhi di tutti, è di grande importanza perché le infrastrutture stradali sono alla base della crescita economica di un territorio". Aggiunge l’onorevole Mirco Carloni: "I soldi per i lavori della Guinza sono stati stanziati – continua Carloni –. Si è andati un po’ lunghi per la semplice ragione che tutta l’area interessata dai lavori dove essere bonificata, come prevede la legge. Capire insomma se c’era il rischio di trovarsi di fronte durante l’esecuzione delle opere ad ordigni bellici. Tutto questo lavoro è stato completatato per cui si partirà verso la metà di settembre".
Tempi che vengono confermati anche dal commissario di Governo Simonini che aggiunge: "In questo momento le ditte stanno predisponendo il campo base e cioè gli alloggi per tutto il personale che sarà impegnato nei lavori".
Non sarà a 4 corsie questa direttrice come molti speravano, ma il completamento del traforo e di tutte le opere accessorie permetteranno comunque di aprire una importante strada verso l’Umbria e la Toscana. La storia della strada dei Due Mari è all’ordine del giorno da quando il territorio era sotto il controllo dello Stato Pontificio.
m.g.