REDAZIONE PESARO

Il Rof che verrà, le anticipazioni. Il tocco di Pesaro per ’L’Italiana’

Rosetta Cucchi, con Dmitry Korchak, torna nella sua città. Due nuove produzioni su tre titoli nel cartellone 2025

Ernesto Palacio, Daniele Vimini e Juan Diego Florez con l’immagine del Rof 2025

Ernesto Palacio, Daniele Vimini e Juan Diego Florez con l’immagine del Rof 2025

Il secondo appuntamento dei Rossini Talks è anche quello per svelare il programma del Rof 2025 edizione numero 46. A farlo è stato il direttore artistico Juan Diego Florez che finalmente riappare negli incontri ufficiali con la stampa. Il Rof che verrà si terrà dal 10 al 22 agosto 2025, e presenterà tre titoli operistici, con due nuove produzioni e una ripresa. Inaugurerà il Festival il 10 agosto una nuova produzione di Zelmira, diretta da Giacomo Sagripanti, che torna a Pesaro dopo il Moïse et Pharaon del 2021. La messinscena sarà affidata all’estro del regista spagnolo Calixto Bieito, al suo debutto pesarese. La seconda nuova produzione, in scena dal 12 agosto, sarà L’Italiana in Algeri, diretta da Dmitry Korchak, già sul podio al Rof nella Cambiale di matrimonio del 2020, e ideata dalla pesarese Rosetta Cucchi che torna nella sua Pesaro dopo aver firmato in passato altre due regie: Adina (2018) e Otello (2022). Sarà invece ripreso, dall’11 agosto, Il Turco in Italia di Davide Livermore, molto apprezzato al Rof del 2016, affidato alla direzione di Diego Ceretta, al debutto operistico a Pesaro.

E’ stato poi Ernesto Palacio a svelare il resto del programma (ancora provvisorio), del prossimo anno. Tornano i Concerti di Belcanto e ai Concerti lirico-sinfonici (uno dei quali proporrà tre Cantate rossiniane in nuova edizione critica), e inoltre sarà proposta la Messa per Rossini, scritta in occasione del primo anniversario della sua morte. Non mancherà al solito Il Viaggio a Reims nell’interpretazione degli allievi dell’Accademia rossiniana. Quanto alle sedi, il presidente Daniele Vimini non si sbilancia. "Faremo le opportune valutazioni sui teatri e relative opere. Certo è impensabile al momento prevedere per l’edizione del 2025 il ritorno all’Auditorium Pedrotti e dunque all’orizzonte si profila ancora l’uso della tanto discussa in passato Vitrifrigo Arena che alla fine si è dimostrato per quanti lavorano al festival la struttura ideale quanto a spazi-logistica-acustica".

Annunciati i titoli il Rossini Talks ha dato spazio al duo che il prossimo anni firmerà l’Italiana in Algeri: Dmitry Korchack e Rosetta Cucchi. La regista pesarese, incalzata dalle domande della giornalista di Radio Rai Susanna Franchi, anticipa che il suo allestimento sarà pieno di contrasti tra il surreale e il comico; non mancherà dunque il divertimento e nemmeno la trasgressione nel perfetto stile dell’opera buffa. Mentre Dmitry Korchach che dopo l’entusiasmante performance canora in Bianca e Falliero (fantastica la sua interpretazione alla prima), tornerà a vestire i panni di direttore. "Non vedo l’ora di dirigerla. Sarà una bella sfida anche se credo che il fatto di essere anche un cantante mi agevoli nel capire le esigenze di chi sta sul palco". Ha chiuso il Rossini Talks di ieri il "trittico" de L’Equivoco stravagante: il direttore Michele Spotti; e i registi Moshe Leiser e Patrice Caurier.

Claudio Salvi