
Parla il dipendente regionale che ha dichiarato trasferte per 340mila chilometri: ben 110mila euro. Ma la Corte dei conti ha condannato solo il dirigente che ha dato l’ok. "La mia posizione è stata archiviata".
"Io in questa storia sono parte lesa e guardi, tutto quello che io faccio, l’ho sempre rendicontato". Parla Angelo Giuliani, dipendente Asur in pensione dal 2022 che, dal 2018 al 2022, ha ricevuto oltre 110mila euro in rimborsi chilometrici dichiarando di aver percorso, in 4 anni, oltre 340mila chilometri. La Corte dei Conti, per il risarcimento del danno erariale, ha condannato Paolo Pierella, dirigente delle risorse umane dell’Ast di Pesaro e Urbino che dovrà pagare 22mila euro. Un’inchiesta amministrativa interna aveva portato alla luce quelle "macroscopiche criticità gestionali" che consistono nel riconoscimento, da parte di Paolo Pierella, di rimborsi chilometrici per 111.085 euro corrisposti in base a dichiarazioni rese dal dipendente Angelo Giuliani, tra luglio 2018 al maggio 2022. Quest’ultimo, in quel periodo, era stato destinato a tempo pieno presso la Regione Marche, "Servizio sviluppo e valorizzazione delle Marche - P.F. Caccia e Pesca delle Acque Interne". La Procura regionale aveva chiesto a entrambi, sia a Pierella che a Giuliani, di produrre delle memorie confermando le accuse solo nei confronti del primo. Dottor Giuliani, il 10 dicembre 2021 in pieno Covid, lei ha dichiarato di aver percorso 921 km in poco meno di 11 ore senza mai varcare un casello autostradale e a una velocità media di 90 chilometri orari. Ci spiega come ha fatto? "Parli con il mio avvocato, io non voglio parlare perché sono parte lesa, quindi non ne voglio parlare". Vorremmo solo capire da cosa derivasse la necessità professionale di fare tutti questi chilometri. Ce lo può spiegare? "Ma lei sa che cosa ho fatto io? Mi sempre occupato di epidemiologia, di malattie trasmissibili dalla fauna selvatica all’uomo e sono stato chiamato per mettere in piedi il Cras Marche, Centro Recupero Animali Selvatici, la cui competenza una volta era delle Province e poi è passata alle Regioni. In questi anni sono stati ben raccolti quasi 35 mila animali di cui 25 mila animali legati ai programmi di prevenzione e di sorveglianza epidemiologica per le malattie trasmissibili, alcune preoccupanti anche per l’uomo". Ma la Corte dei Conti ha giudicato inverosimili tutte quelle richieste di rimborso, si è chiesto il motivo? "La mia situazione è stata archiviata il 3 ottobre del 2023. Per me è una partita chiusa. E tutto quello che io faccio, l’ho sempre rendicontato".