
Festa, un anno fa, con Saltamartini al distretto per il nuovo mammografo
"Il distretto di Via Nanterre continua ad accusare gravi disagi per mancanza del medico radiologo". La denuncia viene dalla consigliera regionale Micaela Vitri e dalla consigliera comunale Anna Maria Mattioli, entrambe del Pd. "La situazione del distretto in via Nanterre è preoccupante – osserva Vitri –: mi risulta che fino a marzo non ci sarà nessun radiologo che potrà eseguire esami. E ciò nonostante questa struttura sia un punto di riferimento pubblico per la prevenzione del carcinoma mammario. Ci sono due senologhe bravissime, ma serve anche il radiologo. Per questo ho presentato, in Consiglio regionale, un’interrogazione a risposta immediata, ma per l’assessore Saltamartini continua ad andare tutto bene. E’ evidente che non sia così. Mi auguro dunque che la giunta Acquaroli trovi una soluzione per la ripresa immediata degli screening mammografici nel distretto di Via Nanterre".
Mattioli è preoccupata: "In questi giorni ricevo telefonate e solleciti continui da parte di tante donne che si son viste slittare di parecchi mesi gli esami di screening di prevenzione o ancor peggio gli esami di controllo – osserva la consigliera comunale –. Non si sono ancora spenti gli entusiasmi per l’installazione del nuovo mammografo con tomosintesi 3D di nuova generazione inaugurato appena un anno fa, che mi vedo costretta a segnalare pubblicamente un nuovo disagio per le donne che chiedono controlli diagnostici contro il carcinoma mammario".
Ma perché questo accade? "Il radiologo – spiega Mattioli – si è dimesso e il sostituto non potrà entrare in servizio prima di marzo: non ci sarà modo di garantire il sistema di visite. Mi rivolgo quindi all’assessore regionale Saltamartini, vista la sua dimostrata sensibilità: le liste d’attesa si sono allungate a dismisura, e affrontare il mese di febbraio in completa assenza di esami non è uno scenario sostenibile. Chiedo se sia possibile attivarsi con un radiologo sostituto proveniente da altra unità radiologica, per far sì che le tante donne di Pesaro e della provincia, ancora in attesa, possano tornare nel più breve tempo possibile ad avere risposte ed esser tranquillizzate sulla propria salute. Son certa che, come sempre, Saltamartini non mancherà di tener fede all’ascolto, a tutela di coloro che non possono affrontare la spesa, rivolgendosi a strutture private"
s.v.r.