Il profumo del tartufo come lo descrive il grande libro della Natura. Ne parla il professor Giorgio Nonni (foto) che ha estratto un curioso trattatello latino: "Opusculum de tuberibus" di Alfonso Ceccarelli (XVI secolo). Studioso di letteratura umanistica, ma anche di arte coquinaria rinascimentale, il professor Giorgio Nonni ha riproposto all’attenzione dei lettori le testimonianze più significative che nel corso dei secoli passati hanno contribuito a costituire l’alimentazione mediterranea. Professor Nonni oggi parte l’importante Mostra Mercato di Tartufi di Apecchio. "Sono legato a questi luoghi, e il nesso natura e cultura credo che sia ora vincente. Vorrei dedicare l’opuscolo alla città di Apecchio, frutto delle mie indagini scientifiche, oggi che le valli e le colline appenniniche incontaminate che l’Unesco nel 2010 ha indicato il tartufo tra i Patrimoni orali ed immaterialidell’Umanità. Questo trattatello – spiega il professor Nonni – vuole offrire una testimonianza di quel complesso della cultura tardo-rinascimentale, in cui accanto all’opzione ’scientifica’, ristagnavano depositi di credenza e che costituivano il substrato di un sapere che l’Età di mezzo consegnò all’Evo Moderno". Un’opera per specialisti o è anche di piacevole lettura? "La particolarità risulta dalla scelta dell’argomento originale e poco frequentato prima del XVI secolo, se non per cenni fugaci in ambito botanico. Ed è singolare che il tartufo (letterariamente l’imposteur) sia anche stato oggetto di un autore, come l’umbro Ceccarelli, che era astrologo, archeologo, naturalista,e unanimemente riconosciuto come imposteur!". La 42^ Mostra Mercato del Tartufo di Apecchio verrà inaugurata questa mattina alle ore 11 in piazza San Martino, diversi gli spettacoli pomeridiani, con le Cantine a preparare i piatti tipici del posto, ad iniziare dal tartufo.
Amedeo Pisciolini