"Il Polo delle arti, grande cosa"

Maria Francesca Crespini e Futura celebrano la creazione del Polo delle arti e della scienza a Urbino, un passo avanti per la città. L'accordo tra istituzioni accademiche mira a promuovere la cultura e l'innovazione, coinvolgendo anche la comunità locale.

"Il Polo delle arti, grande cosa"

"Il Polo delle arti, grande cosa"

La nascita del Polo delle arti e della scienza è per Maria Francesca Crespini e la lista Futura un grande passo avanti per la città. Secondo la candidata sindaco, l’accordo siglato dalle Università di Urbino e Ancona, dal Conservatorio di Pesaro, dall’Accademia di Belle arti e dall’Isia va nella direzione che aveva auspicato, quella della creazione di un “Politecnico delle arti“: "Quest’organo, che unisce università e Alta formazione delle Arti, è sempre stato uno degli obiettivi che ho posto sul piano politico, culturale e didattico ed è centrale nel programma di Futura. Riteniamo che la concertazione dei programmi e degli obiettivi sia importante per due aspetti: il primo è che sia molto utile per gli stessi enti partecipanti, il secondo per cercare un confronto anche con le scuole artistiche di Urbino. Ciò, al fine di un necessario collegamento promozionale per giungere a opportunità curriculari per gli studenti delle scuole superiori, che così potranno trovare immediatamente accesso ai corsi proposti dal Polo. Altro suo aspetto importante è l’essere inteso anche come tavolo di concertazione aperto al Comune di Urbino, principale ente addetto a programmazione e coordinamento. In particolar modo, deve trovare un forte rapporto con la Galleria nazionale delle Marche. Auspico, perciò, un rilancio delle attività nel campo delle arti e delle scienze e del coordinamento. Affinché si possano ottenere nuove economie e creatività, che ho espresso con la proposta di "economia di investimento circolare", meccanismo in cui gli investimenti pubblici sulla cultura e sul turismo devono avere un ritorno sul singolo cittadino. Non possiamo poi non riconoscere il ruolo di realtà come la Cappella musicale o le associazioni che promuovono festival e eventi, tutte da coinvolgere: non come avviene ora, con la sola spedizione di un programma da pubblicare, ma con una progettazione". A proposito di arti, Crespini annuncia di aver superato le 850 firme per chiedere all’amministrazione di rimuovere dal Piano alienazioni la parte comunale dell’ex monastero di Santa Chiara: "Siamo quasi a 900 e continueremo. Per noi quella parte va data in uso gratuito all’Isia. Parliamo di 1.454 metri quadrati e credo che le tante adesioni siano una bella cosa, a dimostrazione di come la cittadinanza stia partecipando. Dopo aver portato il banchetto al mercato per tre sabati, ora sposteremo la raccolta nelle attività di tre nostri candidati: il Canyon Fast Food, il Bar Victoria e il Bazar Di Paoli".

Nicola Petricca