Il ’nuovo’ Codice rosso. Protezione immediata alle vittime di violenza

Per la prima volta in provincia il Prefetto ha applicato in tempi brevissimi la vigilanza dinamica a due donne che avevano denunciato reati.

Il ’nuovo’ Codice rosso. Protezione immediata  alle vittime di violenza

Una panchina rossa, simbolo della lotta alla violenza. Con la scritta:. «La violenza è l’ultimo rifugio degli incapaci»

Decide il prefetto. Con immediatezza. Valuta la denuncia fatta dalla persona vittima di violenza di genere e, il prima possibile, stabilisce la forma di protezione da adottare nei confronti della vittima di quella violenza. Secondo un processo che corre sì parallelo all’azione dell’autorità giudiziaria, ma che in questo caso si avvale dell’immediatezza dell’intervento, soprattutto in realtà dove l’intervento delle procure si può rivelare più macchinoso.

Nella nostra provincia, nella scorsa settimana, in due casi il prefetto Emanuela Saveria Greco per la prima volta ha applicato queste misure di "vigilanza dinamica" previste dalla riforma al Codice rosso, a tutela delle donne e della vittime della violenza domestica. E’ una forma di protezione che la legge del 2023 prevede, in più rispetto a quanto già il Codice rosso stabiliva prima di quella data. A conferma del fatto che il governo vuole cercare di evitare il più possibile tragedie legate a interventi tardivi delle forze dell’ordine.

La "vigilanza dinamica" consiste nel fatto che polizia o carabinieri controllano in sostanza la casa e i luoghi (lavoro, svago ecc..) normalmente frequentati dalla vittima. Lo fanno per periodi che in genere vanno dai 3 ai 6 mesi, e che possono essere prorogati nel tempo a seconda delle esigenze. Il prefetto si muove sia sulla base della probabilità che il persecutore possa reiterare la propria condotta, dopo atti precedenti, o nella ipotesi che ad esempio, venendo meno certe misure cautelari a carico del persecutore, si ricrei nuovamente una situazione di pericolo per la vittima. I due casi citati dalla Prefettura riguardano la prima ipotesi. E nelle due occasioni, si legge in una nota, "è stata disposta immediatamente, su richiesta del questore Francesca Montereali, una misura tutoria a favore della donna, vittima di violenza di genere".

"Si tratta di uno strumento importantissimo e delicatissimo che consente alle istituzioni presenti sul territorio di poter offrire una immediata forma di protezione alle vittime di violenza – scrive il prefetto, Emanuela Saveria Greco – è fondamentale la collaborazione di tutti, Prefettura, forze di polizia e magistratura, per consentire un’applicazione adeguata ed efficace di tali nuove misure, sia per tutelare le donne e le vittime di violenza domestica in genere, sia per scoraggiare la reiterazione delle condotte criminose".

Alessandro Mazzanti