Il Movimento Urbino città ideale si “congela“

Lino Mechelli: "E’ una scelta momentanea e non irreversibile". Le figure chiave hanno incarichi e ora serve una nuova generazione

Il Movimento Urbino città ideale si “congela“

Lino Mechelli con Capponi e Donnanno

Il movimento Urbino città ideale non si rinnova. Si ferma, si prende una pausa, chiude. Almeno per ora perché Lino Mechelli, il fondatore, con i pezzi forti Daniela Capponi (presidente di Urbino Servizi) e Francesco Donnanno (consigliere comunale) rassicurano: "E’ una scelta momentanea e non irreversibile. Noi rappresentiamo i cittadini e i nostri elettori".

Ma allora perché questa scelta? La risposta è che si è deciso di non procedere, allo scadere, per il rinnovo delle cariche e all’iter per mantenerlo attivo anche perché non ci sarebbe stato nessuno a portarlo avanti. "I rapporti sono buoni con tutti, ci siamo visti anche pochi giorni fa. L’altra sera – prosegue Mechelli – in tanti del gruppo mi hanno chiamato. Come soci fondatori (17) abbiamo preso questa decisione, comunicandola al sindaco con una lettera".

Missiva nella quale si spiegano tutte le motivazioni dove viene illustrato il fatto che "al 30 settembre dell’anno in cui sono avvenute le elezioni amministrative, tutte le cariche sono azzerate. Per continuare l’attività politico-associativa, si deve ricomporre il gruppo dei militanti, prevedere un coordinatore, un direttivo, un tesoriere e un coeso gruppo di sostenitori. Il 23 settembre si è svolto un incontro con i militanti per una valutazione di possibili prospettive. Il coordinatore si è presentato dimissionario, comunque sarebbe decaduto il 30".

Solo a novembre si era ritirata Giulia Volponi, attuale vicesindaco, e alcuni anni fa Gianfranco Fedrigucci, ora assessore allo sport. Incontro al quale erano presenti 11 dei 17 totali. Ora bisognerà capire se, nel mare delle vicine nomine, qualcuna verrà data dal sindaco a un appartenente al per ora ex movimento.

Infatti Paolo Baccio Fiaccarini, nel cda di Mms, era ed è espressione di Urbino città ideale. Durante le spiegazioni di questa scelta è stata anche l’occasione per fare un bilancio, concentrandosi sulle elezioni di giugno: "I 287 voti che abbiamo ricevuto rappresentano i 2/3 degli elettori. Certo è che se tutti avessimo lavorato in maniera intensa avremmo avuto anche 4 consiglieri, ma c’è chi ha preferito andare al mare…". Messo in pausa il movimento l’attività non si ferma, ribadisce il presidente del Consiglio comunale: "Tutti noi continueremo ad impegnarci al meglio per la città e la squadra di governo. La situazione è limpida, non ci siamo sgonfiati stiamo adempiendo solo alle scadenze come previsto dal regolamento". Come per la natura l’autunno è momento per riposare e sedimentare, uguale per Urbino città ideale. Intanto però la politica urbinate bolle come il mosto, altra tipicità autunnale.

Francesco Pierucci