REDAZIONE PESARO

Il dramma e la rinascita. Spazzata via dal fiume: "Della macelleria rimasti solo 4 coltelli"

La testimonianza di Davide Travagliati: "Siamo stati chiusi per 20 mesi. Ora ci siamo spostati qui vicino, ma i danni hanno superato i 100mila euro".

La testimonianza di Davide Travagliati: "Siamo stati chiusi per 20 mesi. Ora ci siamo spostati qui vicino, ma i danni hanno superato i 100mila euro".

La testimonianza di Davide Travagliati: "Siamo stati chiusi per 20 mesi. Ora ci siamo spostati qui vicino, ma i danni hanno superato i 100mila euro".

Due anni fa, come oggi, la furia dell’acqua colpi il paese di Cantiano. Tutto iniziò attorno alle ore 16: tuoni e fulmini accompagnarono fino alle 23 una pioggia torrenziale mai vista da quelle parti a memoria d’uomo. Una vera e propria alluvione, con i fiumi Tenetra e Burano in piena e in poco tempo esondati. L’acqua del Burano che attraversa il centro del paese colpisce il cuore di Cantiano. Le auto dai parcheggi vengono sollevate dalla furia dell’acqua che nel frattempo riempie gli scantinati, i negozi e le abitazioni a piano terra. C’è chi cerca scampo uscendo di casa e viene travolto dalla forza delle onde, riuscirà a salvarsi (più di uno) grazie ad alcuni cittadini che a costo di mettere a repentaglio la propria vita non esitano a buttarsi tra l’acqua e la melma.

Una tragedia, con milioni di danni (in termini economici) che mise in ginocchio Cantiano. Subito partì la macchina dei soccorsi e con essa la voglia di ripartire ma a due anni di distanza c’è ancora tanto da fare. Nel centro storico alcune realtà si sono rimboccate le maniche e hanno riaperto l’attività, è il caso della macelleria (storica) Travagliati anche se a distanza di 18 mesi e in uno stabile diverso. Davide uno dei titolari della macelleria ricorda cosi quel terribile giorno.

"Inizialmente – racocnta Davide – io e mio fratello abbiamo iniziato a togliere i primi centimetri d’acqua che stavano entrando nel negozio, poi tutto ad un tratto sono esondati i fiumi e l’acqua ci è arrivata fino allo stomaco, in quel momento siamo scappati e tra mille difficoltà viarie abbiamo raggiunto la nostra abitazione di Chiaserna. La mattina dopo siamo andati a piedi perché a Fossato c’era una frana che aveva bloccato il transito e una volta raggiunto la macelleria abbiamo trovato il disastro".

"Siamo stati chiusi per 20 mesi – continua il racconto di Davide – a luglio abbiamo riaperto l’attività a cento metri di distanza, in un locale più ampio e soprattutto più alto. Il negozio di prima è andato completamente distrutto, ho potuto recuperare solo 4 coltelli, abbiamo subito danni consistenti, stimati per oltre centomila euro". Ora la macelleria Travagliati ha ritrovato i suoi clienti, si presenta molto bene e i suoi prodotti di qualità non mancano sui banconi. Un esempio di caparbietà e di voglia di risollevarsi nel dopo alluvione, anche se c’è ancora tanto da lavorare, così come è stato sottolineato nell’assemblea pubblica dell’altra sera. Amedeo Pisciolini