di Anna MarchettiSi arricchisce il parco dedicato alle sculture di arte contemporanea, che sono ormai una decina, nell’area tra La Combattente e il campo d’aviazione. A dicembre 2024, infatti, si è aggiunta l’imponente opera di Giorgio Antinori, uno degli scultori fanesi più rappresentativi. "Nel festeggiare i suoi 100 dalla fondazione per i quali La Combattente ha ricevuto dal Coni il “Nastro d’Oro“ – sottolinea l’artista e operatore culturale Carlo Bruscia – la polisportiva ha celebrato Giorgio Antinori. La sua opera “Corpo trafitto“, infatti, è stata installata all’ingresso della struttura".
"Si tratta di una scultura in acciaio corten e pietra, alta 6 metri che rappresenta – spiega l’autore – il tempo che scorre. Il metallo è un relitto ed è ciò che rimane dopo le guerre, i fori raccontano l’impatto di una scheggia impazzita sul metallo e, dunque, sono l’elemento più tragico". "La scultura di Antinori – spiega Bruscia – si aggiunge a quelle di Arnaldo Pomodoro e degli allievi del centro Tam di Pietrarubbia, che furono posizionate nell’area de La Combattente alcuni fa, grazie alla collaborazione con l’allora presidente Marino Serafini. Le opere, nel loro insieme, costituiscono il primo nucleo del parco di sculture di arte contemporanea che dalla Combattente si svilupperà, nel corso dei prossimi anni, fino al campo d’aviazione".
Bruscia ricorda che quella installata all’ingresso della polisportiva fanese non è l’unica scultura di Giorgio Antinori presente sul territorio: "Nel 1980 l’artista ha realizzato per il lungomare di Marotta l’Onda Rosa dedicata alle donne del mare".
Negli anni ‘80-’90 Antinori è stato uno dei nove protagonisti del centro culturale Una Arte, attraverso il quale gli artisti sono riusciti ad organizzare mostre e iniziative in “autogestione“. Sono stati anni di grande fermento culturale con i nove protagonisti (Giorgio Antinori, Carlo Bruscia, Giordano Perelli, Valter Gambelli, Marcello Diotallevi, Emilio Furlani, Antonio Rasile, Giancarlo Pucci, Virginio Rossi) al centro di importanti iniziative in Italia, come la mostra a Gibellina, nata dalla collaborazione tra Fano e Macerata, tra l’associazione Una Arte e l’esperto d’arte Elverio Maurizi, allora vice prefetto della città maceratese.
"A confermare il valore di Antinori, – sottolinea Bruscia – sono le recensioni a livello nazionale di alcune sue personali, come “Mostra colore e astrazione“ del 1981, organizzata negli spazi di Una Arte, a cui dedicò attenzione l’Espresso". Nel 2003, lo scultore è stato inserito, insieme ad altri 43 importanti autori delle Marche, nell’evento “Territorio“, una delle grandi mostre organizzate da Carlo Bruscia, che partita dalla Mole Vanvitelliana di Ancona, ha girato dieci città marchigiane.
Una personale di Antinori ha inoltre inaugurato il museo di Pescara Aurum. "Va ricordato che lo scultore fanese è l’artefice, nel 2021 – prosegue Bruscia – de “Le Cento Città“ progetto in divenire, che partendo da Fano toccherà 100 città marchigiane". "Con grande fantasia – scriveva di lui lo scrittore e critico d’arte, il fanese Gabriele Ghiandoni – l’artista elabora opere pittoriche e in metallo del suo universo esistenziale".