REDAZIONE PESARO

"Il Comune non ci fa usare la pista di pattinaggio, costretti a chiudere"

L’amarezza di Alice Fornasini, presidente dell’Asd Roller: "Dovremo passare le nostre 60 atlete alle società pesaresi. E’ ingiusto"

"Dopo tanti sforzi e sacrifici la nostra società sportiva sarà costretta a chiudere i battenti e passare le sue 60 atlete alle società di Roller pesaresi. A Fano infatti ci è stato interdetto l’utilizzo di qualsiasi struttura idonea al pattinaggio artistico a rotelle, persino la pista di pattinaggio ’Cimmino-Piccinetti’ di Sassonia". E’ amareggiata Alice Fornasini, presidente dell’Asd Star Roller Pattinaggio Fano, che non sa più dove far allenare le atlete che quest’anno parteciperanno ai campionati nazionali.

L’associazione infatti per questa estate aveva chiesto, come in passato, l’utilizzo per 4 pomeriggi a settimana dell’unica struttura fanese, quella di Sassonia (ci sarebbe una pista anche al Poderino, ma è da anni in uno stato di deterioramento che la rende non solo inutilizzabile ma addirittura pericolosa) in modo da far allenare le sessanta ragazzine (tra i 4 e i 16 anni) iscritte. "Fino ad ora ci siamo accontentate dei posti più disparati - racconta Alice - persino sulle mattonelle del Biricocco. Quest’inverno abbiamo utilizzato il Palazzetto di Borgo Santa Maria a Pesaro, con grande sacrificio da parte delle famiglie e dispendio economico da parte nostra, perché ai pesaresi quella struttura viene affittata a 5 euro l’ora, per noi fuori Comune invece a 20 euro. Almeno d’estate sapevamo di poter usare la pista di Sassonia, ma quest’anno la pista non ci verrà concessa. Questo ci mette in grande difficoltà".

Alla domanda dell’Asd Star Roller, l’assessore Brunori ha infatti risposto che "l’amministrazione ha sempre improntato l’assegnazione degli spazi cercando di salvaguardare la fruizione libera da parte della cittadinanza e le esigenze dell’associazionismo". Dunque si accettano solo "iniziative sportive giornaliere o di breve durata. Preferibilmente in orari serali". Da qui l’invito a ridurre giorni e orari. Una risposta che lascia Alice con l’amaro in bocca. "La nostra società - replica la pattinatrice - è nata nel 2017 da un gruppo di appassionate con lo scopo di riportare a Fano uno sport che era ormai poco praticato. Nel corso di questi quattro anni tanti altri bambini avrebbero voluto unirsi al gruppo ma non abbiamo potuto accoglierli perché nonostante le richieste fatte all’amministrazione, non abbiamo mai avuto una sede in cui poterci allenare: le palestre del comune non hanno un fondo idoneo e le strutture che lo avrebbero sono riservate ad altre società, senza contare che Fano è l’unica città in Italia in cui non è possibile utilizzare pavimenti in parquet, perché vige il pregiudizio che le ruote possano danneggiarlo. Negli scorsi anni almeno in estate potevano utilizzare la pista di Sassonia che le mamme ci hanno sempre aiutato a ripulire e rattoppare, viste le pessime condizioni in cui versa. Quest’anno poi con le normative Covid, possiamo fare attività all’aperto solo suddivisi in piccoli gruppi. Pertanto sono necessari quattro pomeriggi a settimana per accontentare tutte le bambine. Come possiamo chiedere alle famiglie di bambine di 5-6-7 anni di portarle ad allenarsi in orari serali? Come possiamo ridurre gli orari e decidere chi potrà continuare ad allenarsi e chi invece dovrà smettere? Non esistono bambini di serie A e di serie B, come non esistono sport di serie A o B".

Tiziana Petrelli