
Bilancio pesante per le poche attività rimaste aperte a Gabicce Mare "Il movimento manca, ogni anno le cose vanno un po’ peggio".
Sono i sopravvissuti al lungo inverno. E non sembra bastare il primo sole primaverile a riscaldare i loro animi. Per i commercianti di Gabicce Mare che hanno tenuto l’attività aperta nei mesi scorsi, il bilancio è pesante, così tanto da lanciare un allarme per il futuro. Rispetto a qualche anno fa, le aperture invernali lungo via Cesare Battisti, il viale del passeggio e dello shopping di Gabicce Mare, si sono ridotte quasi della metà. A sfidare l’inverno, aperti tutti i giorni feriali, sono infatti rimasti in questi mesi soltanto il negozio di abbigliamento Frog, l’edicola e cartoleria Barzilai, il panificio Longhini, il bar 44 Cafè e la farmacia. Stesso scenario, sotto la galleria commerciale, dove dei quattro negozi presenti, ne è rimasto aperto solo uno. Tutto intorno, serrande chiuse e molti cartelli con scritto ‘Vendesi’. "La situazione è molto complicata – dice Chiara Trenti, titolare del bar cafeteria 44 Café – . Il passeggio è drasticamente calato e in questi mesi il lavoro non è stato in linea con le aspettative. Per questo mi domando sempre di più se abbia senso restare aperti l’inverno prossimo. La città ha bisogno di iniziative come eventi sportivi e culturali che possano richiamare visitatori, e di investimenti pubblici per rivedere la viabilità, un intervento di cui si parla da tempo". Altrimenti, si teme la desertificazione. "Il commercio è molto cambiato, anche in estate la stagione è sempre più corta – lamentano le titolari dell’edicola Barzilai – . Sta venendo a mancare la rete dei negozi che ha sempre contraddistinto la via e ci rendiamo conto che invertire la rotta sia molto difficile. In queste condizioni, però anche noi l’anno prossimo in inverno terremo abbassata la serranda". Sulla stessa lunghezza d’onda, la titolare del negozio di abbigliamento Frog, Catia Pratelli. "La situazione è difficile, tanto che il prossimo inverno resteremo chiusi – dice – . Per invertire questa rotta, se l’amministrazione non riesce a fare grandi progetti, basterebbe che almeno ci fosse la cura di quello che c’è, anche delle piccole cose che iniziano a mancare e i visitatori lo notano, come la pulizia dei cestini e delle strade, e ripristinare un minimo di servizi".
Il negozio di ortofrutta "L’orticello’ è invece l’ultima attività ancora aperta nella galleria. "Quest’anno sono rimasto chiuso due mesi – dice il titolare Omar Cancellieri – . Siamo aperti dalla fine degli anni ’90 e da allora la quantità del passaggio è precipitata. Mancano da sempre i parcheggi e così alle persone passa la voglia di venire in centro. La situazione è complicata perché l’estate non basta più a sostenere una stagione". Vista la mancanza, da più di anno, di una macelleria, i clienti abituali le chiedono di tenere anche la vendita della carne: il panificio Longhini di Fano ha per questo motivo allargato la merceologia anche a salumi e formaggi. "Siamo aperti solo la mattina fino alle 13.30 – spiega la commessa che lavora nel negozio da quasi 15 anni – . Ogni inverno è peggio, ci rendiamo conto però che per le persone che abitano a Gabicce Mare, soprattutto gli anziani la nostra presenza è un servizio essenziale".
E così, in questo contesto, in cui gli interventi dell’amministrazione comunale di riqualificazione del Mississippi e del lungomare non paiono sufficienti a rivitalizzare il centro cittadino, l’acquisto dell’ex sede della Banca delle Marche da parte del Comune da parte di cittadini e operatori viene sempre più vista come un’opportunità. Anche perché, fa sapere la sindaca Marila Girolomoni, gli attesi lavori di rifacimento di piazza Matteotti, per problemi di carattere progettuale rischiano di slittare ancora un anno in avanti.
Beatrice Grasselli