REDAZIONE PESARO

Il cda replica e non fa dietrofront: "Mole enorme di materiale"

La replica dopo aver ricevuto la lettera che impone di accelerare la consegna di quanto richiesto "Parliamo di carte relative a ben 13 anni di attività e noi siamo molto impegnati con Pesaro capitale".

La replica dopo aver ricevuto la lettera che impone di accelerare la consegna di quanto richiesto "Parliamo di carte relative a ben 13 anni di attività e noi siamo molto impegnati con Pesaro capitale".

La replica dopo aver ricevuto la lettera che impone di accelerare la consegna di quanto richiesto "Parliamo di carte relative a ben 13 anni di attività e noi siamo molto impegnati con Pesaro capitale".

La Fondazione Pescheria replica alle accuse di negare gli atti richiesti dall’opposizione. Contesta di aver ricevuto una domanda troppo generica e lo fa all’indomani del sollecito ricevuto dal Comune a inviare tempestivamente tutta la documentazione richiesta dal centrodestra e protocollata il 17 settembre 2024. "Il consiglio di amministrazione della Fondazione Pescheria ha sempre dimostrato la massima disponibilità nel fornire la documentazione richiesta a seguito dei numerosi accessi agli atti pervenuti. Alla specifica richiesta menzionata dalla Consigliera Marchionni, abbiamo sottolineato, nelle due comunicazioni inoltrate al Comune e per le quali eravamo in attesa di riscontro, la necessità di chiarire se la corposa mole di atti, verbali e documenti relativi a oltre 13 anni di attività della Fondazione fosse da considerarsi un’attività puntuale, già adottata dai consiglieri, o, come sembrerebbe, generalizzata. Tale distinzione è fondamentale, in quanto la normativa vigente vieta richieste massive o generiche non coerenti con lo scopo specifico dell’accesso. Una nota dettagliata dal vice segretario generale del Comune, indirizzata al presidente del consiglio comunale in data 27 settembre 2024, andava già in questa direzione, ricordando la necessità di rivolgere richieste di accesso agli atti appropriate, circoscritte e non generalizzate. A tal proposito si rileva che vengono richiesti anche documenti già in possesso del Comune e dei consiglieri richiedenti, elemento che aggrava il principio di economicità e semplificazione amministrativa e di rispetto per il lavoro di una istituzione impegnata ogni giorno nella complessa organizzazione dell’anno da Capitale Italiana della Cultura e delle altre importanti attività legate alla gestione museale come, tra le altre, l’organizzazione dell’arrivo dell’intero lascito del Maestro Vangi e la sua esposizione".

Ecco invece l’altro documento, quello cioè che il Comune aveva inviato alla Fondazione Pescher "Gentile direttore – si legge nella comunicazione del 12 novembre indirizzata al direttore generale Silvano Straccini da parte del servizio relazioni di governance e politiche del personale del Comune –, la presente per evidenziare che ad oggi non risulta trasmessa alla scrivente unità organizzativa la documentazione relativa all’accesso agli atti della consigliera Giulia Marchionni. Al fine di dare tempestiva evasione di quanto richiesto si richiede di provvedere in merito. Si rimane a disposizione per eventuali ed ulteriori chiarimenti in merito".