Sul piazzale del cantiere navale, al porto, bello e "incartato", tra gli altri c’è anche lo yacht di Valentino Rossi. "Incartato" perché sta per prendere il largo verso un porto della Francia. Perché lo scafo, un Mochi Craft con ormai una quindicina di anni di vita, il pilota lo ha venduto ad un collezionista francese. Sembra, ma di questo non c’è alcuna certezza, che il Fenomeno si sia già attrezzato per la prossima stagione estiva perché avrebbe ordinato un ‘Pershing’ ai cantieri di Mondolfo. In pratica un ritorno al primo amore, anche se la ‘parrocchia’ costruttrice è sempre la stessa perché sia il Mochi che il Pershing sono del gruppo Ferretti.
Il più piccolo e il più stile ‘utilitaria’, quello di Valentino Rossi, perché tra il piazzale e in acqua, davanti alla panchina, ci sono in totale 12 yacht che vanno dai 40 ai 50 metri "e ne sono in arrivo altri due fra poco, uno di 40 ed un altro di 50 metri", annuncia l’ad del Rossini Stewart Parwin.
Ma la cosa più importante del cantiere navale è che per fine mese entrerà in funzione il primo grande capannone per la verniciatura. "Abbiamo avuto qualche ritardo nei lavori a causa del lockdown – dice il direttore generale Alfonso Postorino –, ma contiamo per la fine del mese di far diventare operativo il primo capannone mentre per il secondo ci vorrà un altro mese. I lavori sono pressoché ultimati ma siamo ora in attesa dei permessi per far diventare operativa la struttura, ma l’iter è già avviato".
L’avvio dei capannoni per la verniciatura cambia le carte in tavola per il cantiere Rossini "perché il vero business è proprio legato alla verniciatura degli scafi – continua Postorino – e per questa ragione si prospetta un 2021 positivo anche se ancora non è possible dare numeri con certezza".
Dice questo Postorino perché il 2020 si chiude con fatturati inferiori proprio perché nel corso del 2019 il cantiere si era accaparrato una grossa commessa legata proprio alla verniciatura di uno yacht. Il cantiere Rossini ha anche stretto un accordo di collaborazione con un cantiere di Ravenna al fine di ospitare per i rimessaggi anche yacht da 70 fino a 100 metri di lunghezza, ma nella pratica, non essendo arrivate commesse, l’accordo è rimasto solo sulla carta.
Per quello che riguarda gli investimenti in programma Postorino nega che ci sia un interessamento "da parte nostra per quello che riguarda l’ex hotel Bruscoli, perché noi andiamo avanti con i nostri programmi e cioè quelli di realizzare delle strutture di accoglienza nell’area che una volta ospitava le Yacht Officine. Problemi di fondali per il momento non ce ne sono, ma dobbiamo sempre monitorare la situazione. Comunque, pur essendo in grado di effettuare lavori anche sulle grandi barche a vela, non siamo in grado di ospitarle per lavori di rimessaggio perché non ci sono fondali adeguati".
Il cantiere Rossini è anche un luogo di lavoro "perché quasi tutti i giorni qui dentro operano un centinaio di persone, oltre al nostro personale. Tutte piccole aziende artigiane specializzati in lavori navali e tengo a sottolineare – conclude Postorino – che si tratta di realtà tutte marchigiane".
m.g.