REDAZIONE PESARO

"Il 2022, un anno intenso Ora brindiamo con Imram"

Il primario di Ostetricia Leone Condemi e il bilancio dei 12 mesi appena passati "Dalla figlia di Valentino alle nuove terapie: e neanche il Covid ci ha bloccato"

"Il 2022, un anno intenso Ora brindiamo con Imram"

E’ Imram il primo bambino nato in Urbino che ha visto la luce alle 15 e 44 minuti del 1 gennaio 2023. Ma come sono stati gli ultimi 12 mesi per l’Ostetricia e ginecologia al Santa Maria della Misericordia, reparto guidato da Leone Condemi?

"Intensi - risponde Condemi - e con una nascita che ha fatto il giro del mondo, quella di Giulietta la figlia della modella Francesca Sofia Novello e del campione mondiale di MotoGp Valentino Rossi, alla quale ho assistito assieme alla dottoressa Carboni e al dottor Trengia. A marzo 2022 ho presentato in ospedale una nuova cura contro l’atrofia vaginale".

Dottore, facciamo un bilancio completo.

"Un 2022 che possiamo dividere in due parti, la prima caratterizzata dalla pandemia e le relative problematiche sugli accessi e gestione del Covid. Questo ha rallentato tutte le attività ma va detto che sia l’ospedale di Urbino che il reparto di Ginecologia hanno garantito tutti i servizi, compreso il parto sicuro. Questo grazie all’accesso programmato e controllato nella sala parto, sia per la donna che il partner accompagnatore. Ad un certo punto abbiamo avuto la necessità di aprire, praticamente da un giorno all’altro, un’area Covid".

Ecco, spieghi questo aspetto.

"Pesaro aveva chiuso gli accessi quindi abbiamo dovuto fronteggiare la situazione velocemente, in una notte. Un grazie va a tutto il personale del mio reparto. Ma anche alla Direzione medica che ci ha supportato garantendo con gli operai dell’ospedale, in dodici ore, la realizzazione di un reparto Covid di Ostetricia e ginecologia. Abbiamo ricevuto anche un encomio da parte della Regione Marche per aver fronteggiato l’emergenza in velocità. Il reparto non lavora solo con i medici ma anche grazie alla caposala Enrica Ferri, gli infermieri, le ostetriche e gli oss".

La seconda parte invece?

"È stata di recupero. Quindi con gli interventi rimasti indietro dal 2021 sulle pazienti che potevamo aspettare. La chirurgia ginecologica di Urbino ha una buona nomea e per questo una grande richiesta anche da fuori territorio il che significa più attesa. Bisogna ricordare la carenza cronica di medici che quest’anno è stata ancora più accentuata, in parte arginata con i sanitari di grande esperienza delle cooperative. Questo però non garantisce a un reparto programmazione. In totale ci sono stati 550 parti contro i 600 del 2021, siamo nella media nazionale".

Lei ha presentato una cura innovativa contro l’atrofia vaginale e l’incontinenza urinaria.

"Sì, durante un incontro con l’assessore regionale alla sanità Filippo Saltamartini che ci ha rassicurati su tutto. Si tratta di una nuova terapia e macchinario brevettato, dovremmo istituire l’ambulatorio quest’anno. Ma ancora non è stato possibile a causa della burocrazia".

Francesco Pierucci