GIOVANNI VOLPONI
Cronaca

I nove assessori urbinati ora fanno squadra. Gambini si tiene sanità, bilancio e lavori

Il sindaco: "Per ora non cedo tre deleghe, però nel corso della legislatura potrei affidarle". E poi: "Tutti dialoghino con la minoranza"

I nove assessori urbinati ora fanno squadra. Gambini si tiene sanità, bilancio e lavori

Il sindaco: "Per ora non cedo tre deleghe, però nel corso della legislatura potrei affidarle". E poi: "Tutti dialoghino con la minoranza"

La nuova giunta si è presentata: per la prima volta da quando il sindaco Gambini ha riempito i nove posti disponibili, tutti i neoassessori si sono trovati per presentarsi alla stampa. Ha fatto gli onori di casa il sindaco: "Sono persone capaci che portano esperienza dalla loro vita sociale e lavorativa e possono dare un contributo alla crescita del nostro territorio. Per ora ho tenuto sanità, bilancio e lavori pubblici ma potrei affidarli in itinere. Urbino ha la responsabilità come città capoluogo dell’entroterra di guidare tutto il territorio, e cercheremo di dare degli imput in tal senso. Se non fossimo stati capoluogo avremmo avuto 4 assessori e 12 consiglieri (meno dell’ultima legislatura, per essere sotto i 15.000 abitanti, ndr) e avremmo fatto sicuramente fatica a gestire la città. Ma non è così e dunque ecco gli assessori, a cui ho chiesto di dimettersi dal consiglio comunale per essere super partes e rispondere a tutti i consiglieri, di maggioranza e minoranza, che significa rispondere ai cittadini".

Giulia Volponi è vicesindaco e ha le deleghe a urbanistica ed edilizia: "Sarà una sfida entusiasmante – ha spiegato –, è un ruolo molto tecnico ma permette di pensare alla visione della città ad ampio raggio. L’obiettivo dichiarato è redigere un nuovo piano regolatore generale, e voglio creare un dialogo con tutte le forze politiche perché questioni di questa portata meritano la massima condivisione. Le due deleghe coinvolgono sia cittadini che professionisti, per cui voglio subito capire i punti di forza e quelli critici dei due settori, come la burocrazia e la snellezza delle procedute, per essere sempre più utili agli utenti".

Massimiliano Sirotti, con deleghe a istruzione, sviluppo dei borghi e associazionismo si troverà subito la “patata bollente“ dell’accorpamento dei due istituti comprensivi, con il non facile compito di sintetizzare, armonizzare le due anime e far funzionare tutti i plessi. Ha spiegato che il territorio va messo in risalto e ha promesso di collaborare con i colleghi di cultura, turismo e sport per le attività che coinvolgono borghi e associazioni.

Lara Ottaviani ha le deleghe a cultura, sviluppo del centro storico, trasporti ed eventi: "C’è tantissimo entusiasmo da parte mia – ha detto – per le tante realtà che già esistono, ed esaminerò tanti progetti futuri che mi sono stati sottoposti".

Francesco Guazzolini al turismo, politiche comunitarie e internazionali ed energetiche. Il suo auspicio è "di triplicare in cinque anni i turisti. Credo fortemente nello sviluppo turistico di Urbino, l’ascolto sarà il mio punto base. Finito il confronto con le varie realtà, cercherò di aggiungere idee specifiche".

Marianna Vetri mantiene le precedenti deleghe a personale e infrastrutture sportive: "Vorrei migliorare – spiega – il benessere del personale. Per gli impianti, metteremo a terra i progetti cominciati o in via di definizione, specie nell’ottica di incrementare il turismo sportivo".

Elisabetta Foschi prosegue con politiche sociali e aggiunge quelle giovanili e Urbino capoluogo, che "è una sfida stimolante. Nessun obiettivo è impossibile, e la provincia dev’essere vista nel senso di riconoscere per il territorio il ruolo che Urbino ha".

Per Nicola Rossi le due deleghe a polizia municipale e partecipate "hanno il comune obiettivo di espandere il nostro modello fuori dai confini comunali, com’è già con la polizia".

Gianfranco Fedrigucci avrà le deleghe ad attività sportive e protezione civile ("Pedaleremo con entrambe!") mentre Francesca Fedeli spera "di essere il collante con ateneo e altri enti. Il mio auspicio è che tutti vengano a bussare alla porta, e noi dall’altro lato busseremo spesso a Regione e ministeri".