REDAZIONE PESARO

I mille volti del pianeta nostalgia

La moda abbraccia la nostalgia con capsule collection vintage e profumi retrò. Ma il fascino del passato è sempre attuale? Analisi e tendenze.

C’è un sentimento che ha mille sfaccettature e che nella moda vince (quasi) sempre: la nostalgia. Può essere un effetto usato nelle campagne pubblicitarie, specie nei video natalizi quando si mettono in scena dorate vacanze invernali. Eh sì perché la neve unita all’atmosfera festaiola e al caldo dei capi è una strategia vincente, che coccola il consumatore. Poi c’è quella di creare collezioni, o meglio capsule collection, incentrate su determinati fenomeni pop, naturalmente vintage. Puntando tanto sui dettagli più iconici, come si dice e nel gergo modaiolo. E allora ecco che tutto funziona e infatti i maglioni, le t-shirt e i capellini dedicati a Vacanze di Natale del 1983 dei Vanzina è perfetta e ci piace: grafiche e frasi famosissime ricamate fanno il capo. Tra lo stile e la nostalgia che in un qualche modo ci conforta. Insomma è cool. Poi c’è, ed è un esempio diverso, la nostalgia nel risvegliare marchi da tempo dormienti proponendo quel mood per il quale bramavamo venti anni fa o bramerà (forse) chi lo consocerà ora. Ma c’è da chiedersi, piacerà ancora?

Visto che siamo nel tema dei ricordi che ci scaldano anche il profumo che ho pensato segue questa scia. Pardon, questo trend: chiodi di garofano, mandarino, ylang ylang e mango per chiudersi con della gardenia. Spaziato, caldo e orientale quanto basta. Il libro della settimana? La Noia di Alberta Moravia, un bel tuffo in questo romanzo di sessanta anni fa. La chicca di oggi è un altra particolarità per la quale da bambini impazzivamo: le gomme da cancellare. Ogni generazione ha avuto le sue, da quelle a rotella degli anni Sessanta a quelle al sentore di frutta degli anni Duemila. Oggi ne esistono alcune che hanno nella loro pasta l’odore di alcune città. Ovviamente iconiche.

Francesco Pierucci

#FashionissimoCarlino