REDAZIONE PESARO

I fondi delle celebrazioni rossiniane: "Rendiconti inviati 20 giorni fa". Ma andavano presentati nel 2020

Il vicesindaco Vimini replica al deputato Baldelli: "Facemmo una relazione nel marzo del 2019". Però non fu mai inviato l’atto per relazionare sui 700mila euro pubblici spesi. E ora il ministero lo vuole.

Il vicesindaco Vimini replica al deputato Baldelli: "Facemmo una relazione nel marzo del 2019". Però non fu mai inviato l’atto per relazionare sui 700mila euro pubblici spesi. E ora il ministero lo vuole.

Il vicesindaco Vimini replica al deputato Baldelli: "Facemmo una relazione nel marzo del 2019". Però non fu mai inviato l’atto per relazionare sui 700mila euro pubblici spesi. E ora il ministero lo vuole.

"Nessun ‘mistero rossiniano’ sulle Celebrazioni del 150esimo delle morte di Rossini, evento che per quattro anni (2016-2019) ha reso Pesaro il centro di eventi che hanno toccato mezzo mondo, e che ha creato le basi per il riconoscimento di Città della musica Unesco prima (ottobre 2017) e Capitale italiana della cultura poi (marzo 2022)". E’ l’inizio della risposta del vicesindaco Daniele Vimini al deputato Antonio Baldelli di Fratelli d’Italia sul caso, di cui abbiamo parlato ieri, dei 700mila euro statali destinati alla celebrazioni per i 150 anni dalla morte di Gioachino Rossini e mai rendicontati alla presidenza del consiglio del Ministri.

"Al massimo si può parlare di un ‘mistero buffo’ – prosegue Vimini – ovvero la curiosità, a 5 anni di distanza da parte dell’On. Antonio Baldelli, su cosa sia stato quel quadriennio cruciale non solo per Pesaro, ma che eventualmente gli è sfuggito, e sulle attività svolte, ampiamente raccontate da tutti i media nazionali e locali, a partire dalla Rai media partner delle celebrazioni. Ora siamo a soddisfare le sue curiosità, mai rivolte in nessuna sede dal cittadino Baldelli prima, e dall’ormai da due anni onorevole poi. Ci provo io, da allora segretario di un Comitato nazionale (quello appunto costituito per le celebrazioni rossiniane, ndr) che vedeva rappresentati tutti i livelli di governo dell’epoca, dalla presidenza del Consiglio, alla Regione al Comune. Aggiungo anche un amichevole suggerimento di cautela nei termini, quando parla allegramente di ‘affidopoli’ (pur nella copertura dell’immunità parlamentare di cui gode) e una rassicurazione sul fatto che nessuno si sente intimorito dal ruolo che ricopre e dai modi che lo contraddistinguono, che al massimo relegherei nella categoria delle bizzarrie. Ma veniamo al merito delle obiezioni sollevate sulle pagine del Carlino".

"Il Comune – prosegue Vimini – ha ricevuto dal Ministero della Cultura la richiesta della “relazione conclusiva sulle iniziative realizzate e sull’utilizzo dei contributi ricevuti dal Comitato promotore delle celebrazioni rossiniane” il 18 luglio (del 2024, ndr). Il Comune ha trasmesso, tramite una Pec del 7 agosto, quanto richiesto, ovvero la relazione “Andiamo a giubilar. Il viaggio di Rossini” che illustra quanto realizzato nel quadriennio delle celebrazioni rossiniane (2016-2019). La gran parte dei progetti del “Programma delle celebrazioni del 150° Gioachino Rossini” e ricoperti dal finanziamento ministeriale, erano già stati presentati con una conferenza stampa il 15 febbraio 2018; conferenza che si svolse nel Salone del Ministro del Ministero dei beni e delle attività culturali, alla presenza, tra gli altri, dell’allora ministro Franceschini. Anche la relazione era stata illustrata il 30 marzo 2019 in un incontro voluto dal Comitato promotore delle celebrazioni e dal Comitato delle celebrazioni dei centenari rossiniani".

"Il Comitato, nel quadriennio, ha tenuto rapporti continui con il Ministero, aggiornandolo sulle progettualità previste dalla relazione. Relazione che, oltre alle attività realizzate, conteneva una specifica sezione sui finanziamenti pubblici ottenuti. Il Ministero della Cultura, nel ringraziare per quanto trasmesso, ha chiesto l’invio di un’ulteriore rendicontazione sull’utilizzo dei contributi acquisiti (Pec del 13 agosto 2024) a cui il Comune ha dato tempestivo riscontro, il 29 agosto inviando la documentazione (coerente con la relazione trasmessa), sull’utilizzo del contributo erogato al Comitato promotore delle celebrazioni rossiniane. Sono state inviate al Ministero: Delibere del Comitato, Disposizioni, mandati e tabelle riassuntive, documenti che hanno riportato anche la somma degli importi di rendicontazione".

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Fin qui la replica di Vimini. Non entriamo nella polemica politica. Precisiamo ciò che prevedeva, all’articolo 4, la legge di costituzione del comitato delle celebrazioni rossiniane: "Entro 90 giorni dal termine delle celebrazioni, il Comitato predispone una relazione conclusiva sulle iniziative realizzate e sull’utilizzo dei contributi ricevuti, che trasmette al Presidente del Consiglio dei ministri ai fini dell’invio alle Camere". La replica di Vimini conferma che nessuna rendicontazione fu inviata. I solleciti del ministero di cui parla lo stesso Vimini, arrivati da luglio 2024 in poi, sono la conseguenza dell’intervento di Baldelli, il quale ieri ha evidenziato come il ministero per tre volte aveva confermato l’assenza di rendicontazione.