"Quello che Ermanno Torrico ha detto è pieno di inesattezze". A metterlo nero su bianco è Massimo Guidi, consigliere di maggioranza e decano della politica ducale degli ultimi 30 anni. Carta alla mano, precisa: "Sono almeno due i dati falsi utilizzati da Torrico: uno riguarda la surroga del presidente del Consiglio comunale, l’altra l’indennità dei consiglieri. Sulla prima questione dimostra di non sapere che non è prevista la surroga, mentre sulla seconda, indicando la cifra di 1.552 euro quale compenso mensile di un consigliere, che è abnorme rispetto alla realtà, informa in modo fuorviante. I consiglieri di Urbino percepiscono un gettone di presenza inferiore a 20 euro lordi a seduta e non uno stipendio mensile. Per arrivare alla cifra indicata da Torrico sarebbero necessarie circa 80 sedute al mese che non si raggiungeranno in realtà nemmeno in 5 anni. Torrico, facendo riferimento proprio ai consistenti risparmi delle indennità dei consiglieri, sostiene che quelli nominati assessori non avrebbero dovuto dimettersi da consiglieri ed essere surrogati. La normativa, per i comuni sotto i 15mila abitanti, prevede tale possibilità non consentita invece per i comuni con popolazione superiore".
Sul sostituire i consiglieri nominati assessori, Guidi si dice favorevole in quanto "i 9 assessori più il sindaco, mantenendo il ruolo di consiglieri comunali, rappresenterebbero il 60% dei voti di maggioranza in Consiglio comunale creando un sistema nel quale il peso dell’esecutivo sull’assise sarebbe molto forte e questo potrebbe limitare e compromettere quel ruolo di controllo che il Consiglio è chiamato ad esercitare sull’esecutivo. Credo che la norma introdotta per il riconoscimento di Urbino capoluogo di Provincia non sia ben coordinata con il T.U.E.L (Testo unico sugli enti locali) e questo fatto fa emergere delle incongruenze che andrebbero sanate. Una di queste è proprio la compatibilità tra ruolo di consigliere comunale e assessore attualmente possibile a Urbino", conclude Guidi.
fra. pier.