Di recente mentre parlavo con un amico è scaturita questa frase: "Che poi la stessa Urbino sarebbe fuori dal Montefeltro, come dicono i puristi". Io ho risposto: "In questo caso i "puristi" hanno ragione". Il mio amico ha concluso: "‘Sti puristi han rotto le scatole".
Il concetto di Montefeltro = territorio istituzionalmente riconoscibile nasce nel IX secolo. Il toponimo indicava i confini della omonima e neonata diocesi. Il vescovo di Montefeltro aveva la sede (la cattedra) presso la città di San Leo, che era chiamata proprio Montefeltro, giusto per fare confusione. Quindi "Montefeltro" fu primariamente una diocesi dotata di un territorio ben delineato e in quel territorio non ci poteva stare Urbino, perché anche Urbino era una diocesi con un proprio territorio, che confinava con quello del Montefeltro.
Tra XII e XIII secolo Montefeltro, oltre a diocesi e luogo fisico (San Leo), è anche un territorio politico soggetto a un conte, il "conte di Montefeltro", ma continua a non includere Urbino, perché la contea si sovrappone alla diocesi, probabilmente. Nel XIII secolo i conti di Montefeltro divengono duchi di Urbino. Oriundi, dal castello di Monte Copiolo traslocano fuori dal Montefeltro e si insediano nel comitato / diocesi di Urbino, così diventano conti di Urbino e di Montefeltro, doppio titolo. I di Montefeltro saranno poi duchi di Urbino e, contemporaneamente, conti di Montefeltro (e di Casteldurante etc.).
Non c’è niente da fare, i di Montefeltro abitavano a Urbino, ma Urbino era fuori dal Montefeltro. C’è una soluzione alla diatriba. Il Montefeltro era parte del ducato di Urbino, come lo era Gubbio. Il Montefeltro è nel ducato, ma Urbino non è nel Montefeltro. Easy.
(* docente di Archeologia cristiana, tardoantica e medievale, Università di Urbino; uscita 444)